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REGISTRO NAZIONALE FIAT 124 SPORT SPIDER

Ultimo aggiornamento: domenica 9 giugno 2024

LE NEWS DEL REGISTRO:
articoli e diari di viaggio degli associati

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12 giugno 2015

48° raduno fiat 124 sport spider


Un ampia galleria immagini del 48° Raduno

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18 ottobre 2014

Fra Emilia e Toscana per le strade della mille Miglia: 47° raduno del Registro fiat 124 spider.


Si è svolto il 4 e 5 Ottobre il 47esimo raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider che ha come sempre proposto ai propri associati una nuova proposta di viaggio nella cultura e nella storia del nostro Paese. Prima tappa del viaggio Villa Grizzani a Pontecchio Marconi (BO), con visita alla Casa Museo Guglielmo Marconi. Le guide del Museo hanno illustrato con dovizia di particolari la vita, le scoperte e gli oggetti originali della storia di un uomo e delle sue invenzioni e scoperte, alla base dell’impressionante sviluppo delle comunicazioni del XX secolo. Nonostante il permanere di minacciosi nuvoloni, da veri spideristi tutti gli equipaggi hanno abbassato la capotte e si sono avviati sui dolci tornanti appenninici verso Pianoro e Loiano per la cena ed il pernottamento in una antica dimora sulle colline tra Emilia e Toscana.

La mattina seguente, un bel sole e l’aria frizzante hanno salutato gli spideristi che, di nuovo a capotte abbassata, si sono avviati verso la Toscana attraversando luoghi importanti nella storia dell’automobilismo come il Passo della Raticosa ed il Passo della Futa, ripercorrendo i tornanti percorsi dagli eroi delle antiche Mille Miglia, oltre il lago del Bilancino.

A Borgo San Lorenzo visita a Villa Pecori Giraldi, sede del Museo della Manifattura Liberty Galileo Chini, artista ed imprenditore dell’arte Liberty italiana, che ha caratterizzato lo stile di moltissime ville e palazzi italiani dell’epoca tra cui il meraviglioso Palazzo delle Terme di Salsomaggiore. 

Anche qui le guide illustrano la storia di una “manifattura d’arte”, nata per dare voce e materia ad un movimento di artisti Liberty che qui producevano meravigliose ceramiche in forma di vasi, piastrelle, camini, cornici ed oggetti vari, molti dei quali sopravvissuti alla guerra ed esposti nelle sale del museo.

Il grande parco della Villa ha permesso ai soci di intrattenersi a conversare prima del trasferimento presso il vicino paese di Vicchio (casa natale di Giotto), dove si è svolto il pranzo sociale in un caratteristico ristorante che ha accolto il gruppo con la sua semplicità tra le belle colline del Mugello.

Come sempre il Registro ha saputo offrire ai propri soci un viaggio nella cultura assieme al piacere di condurre le proprie spider su strade che ne hanno esaltato le doti di agilità e guidabilità. Una nota di colore caratterizza poi tutti i raduni del Registro Nazionale Fiat 124 Spider; questa auto così longeva è stata caratterizzata nella sua lunghissima storia (1966-1985) da una notevole varietà colori (2847 !) che non trova uguali in altre marche dell’epoca e quasi tutti rappresentati nelle file del Registro.

Ci si avvicina così al 50° raduno che, ironia della sorte, corrisponderà al 50° anniversario della nascita della Fiat 124 sport Spider, ed ancora una volta l’organizzazione del Registro saprà proporre un evento unico ai propri soci ed a tutti gli appassionati che vorranno condividere la festa.

Gabriele Mezzadri

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15 luglio 2014

17 e 18 MAGGIO 2014: è di scena 46° raduno del registro nazionale fiat 124 sport spider


Arrivati in paese sembrava tutti ci stessero aspettando, seduti davanti ai bar a godersi lo spettacolo.

Alla spicciolata la piazza si è riempita, guidati dagli attivi collaboratori del Club auto d’epoca di San Colombano che ci hanno accolti, dato un caloroso benvenuto, e posizionati in modo impeccabile attenti ai modelli, ai colori, alla coreografia che se ben fatta da’ una piacevole nota di colore che non guasta mai.

Nell’attesa dell’arrivo dei compari, una pizza, un sandwich, una birra, quattro chiacchiere con gli amici e i soci che non si vedevano da tempo; si parla di attualità, di cosa si fa quando non siamo ai raduni, di macchine e del campionario di amenità che accompagnano sempre questi eventi.

Belli satolli e sotto un bel sole ormai estivo che ci fa abbandonare giacche, giubbotti e scuffiotti ci avviamo a visitare il Castello di San Colombano. Interessante la storia quasi millenaria del sito che, ancora basito dalla batosta presa dai romani contro Annibale, ospitò un irsuto monaco irlandese non più giovanissimo che per far tornare un po’ di allegria ai tristi e mesti padani si dedicò alla coltivazione della vite e del vino con tanta cura e passione… che alla fine lo fecero santo. Tanto fu santo e famoso che Olmi gli dedicò “La Leggenda del Santo Bevitore” (ci crediamo..??)

Ancora il caldo ci accompagna nella visita alla collezione del Sig. Pasquero: meraviglia è dir poco! Auto, moto, un capitale di storia motoristica (e non solo..) unico, con la prerogativa di un livello di restauro a dir poco commovente. L’entusiasmo ci ha travolti, e trascinati dall’energia e passione del proprietario che ci ha illustrato e raccontato storie interessantissime di auto, storia e uomini, abbiamo perso di vista sia l’orologio che le nostre signore. Le lancette inesorabili ci avvertivano mute e inascoltate che l’ora era tarda, molte signore stremate dall’attesa dopo la ventesima auto e la centesima moto languivano sulle auto fortunatamente parcheggiate all’ombra del bellissimo parco.

A malincuore per gli appassionati, e con un respiro di sollievo per i vacanzieri, si riparte con rondò finale nella minipista del nostro anfitrione che ci saluta mentre ci avviamo verso l’agognata cena (la fame comincia ad agitare gli animi…).

Via per stradine di campagna, sull’argine, ed ecco il primo pit-stop. La bellissima Abarth squadra corse Fiat di Alessandro si spegne, e non riparte. Panico! Volonterosi accorrono in soccorso del bolide giallorosso, che fortunatamente sospinto da una provvidenziale discesa riparte con rombo di tuono per non fermarsi più. 

Ancora vari su e giù tra collinette e frazioni ci riportano a salutare la statua del nostro Santo (ndr Colombano) issata sul bel campanile della chiesa. Noto sul percorso una simpatica moltitudine di statuine, immaginette, altarini, fontanine, altarini, di tutte le fogge forgiati e dedicati all’Immacolata, spietata concorrenza al nostro onnipresente Santo.

Eccoci all’albergo, anzi, agli alberghi; chi di qua, chi di là, chi su, chi giù, come sempre un’allegra sarabanda di errori di camera e di corridoi. A cena tutti insieme, mi piacerebbe chiacchierare di tutto con tutti, provo ad origliare dai tavoli vicini e mi lancio in qualche colloquio a distanza, ma l’incipiente sordità, la voce fioca mi costringono al ritiro. La compagnia è sempre simpatica, la musica ci accompagna fino alle danze che travolgono anche i più riottosi fino a tarda sera. IL PRESIDENTE TRASCINATO DI PESO NELLA BOLGIA SFOGGIA UN INASPETTATO TWIST SFILAROTULE... un applauso saluta l’inatteso evento!

Mattino seguente, scorrono sibilando tra cappuccini e brioche voci di camere “particolari”, e pare che i più gagliardi abbiano rinverdito antichi e nuovi fasti del talamo .

Partenza del gruppone con simpatico avanzamento ad elastico e perdita occasionale di qualche equipaggio prontamente recuperato dal servizio d’ordine. Tra colline e valli nuovo passaggio in paese a salutare il nostro Santo con cui ormai ci diamo del tu. Arriviamo al castello di Chignolo Po, bellissima dimora al cui ingresso ci aspetta una gradita sorpresa: Arnaldo Bernacchini, si proprio lui, il navigatore n.1 dei rally anni 70 che ha segnato e vissuto un’epoca gloriosa del motorismo italiano e vinto con Raffaele Pinto nel 1974 il Rally del Portogallo proprio con un’auto simile (stessa livrea) a quella del nostro socio presente al raduno. Avere un tale ospite del registro Fiat 124 Sport Spider è un onore che non è concesso a molti, e di questo occorre rendere merito al Registro, che altro avrebbe potuto tanto?

La storia di Valentini e di suo figlio, di quanto è stato costruito dopo la sua scomparsa, ci emoziona e commuove, a testimonianza di quanto la volontà e la passione possano far nascere nuova vita e speranza proprio dove questa ha cessato di esistere.

La visita al castello è come sempre fonte di nuove conoscenze, e ancora grazie al Registro scopriamo un angolo d’Italia e di storia che non conoscevamo.

Al termine della visita il nostro ospite posa per le foto di rito accanto all’auto che lo riporta indietro nel tempo, e non perde l’occasione di entrare di nuovo in quell’abitacolo, ritrovare la posizione, toccare quegli strumenti, sentire rumori e odori, tutto vivissimo nella memoria come scolpito. E’ un’emozione che si trasmette anche a noi che lo guardiamo guidare quell’auto, quasi che si stesse avviando alla partenza di un ennesimo rally…

Ormai siamo alle battute finali, ci godiamo una bella strada in collina che ci  porta al ristorante dove ci riuniamo a gustare gli ottimi piatti locali.

Cogliamo l’occasione di intrattenerci ancora con Bernacchini che si dimostra disponibile alle nostre domande e curiosità, e purtroppo viene l’ora di ripartire, ognuno per la propria meta, ognuno in fondo perso dietro ai fatti suoi.. (ndr Vasco, semper Vasco)

Un altro raduno è sfilato veloce come le nostre spider, e mi viene spontaneo di nuovo da dire grazie Registro, che ci hai regalato nuove esperienze, luoghi e storie da raccontare. Il prossimo raduno cosa ci proporrà? Diventa sempre più difficile offrire nuovi spunti di interesse, la nostra storia è lunghissima e le occasioni di incontro in ogni angolo d’Italia sono state innumerevoli. Faremo del nostro meglio, e se talvolta qualche sbavatura ci fa perdere un po’ la bussola non ce ne vogliano i palati più raffinati, si tratta pur sempre di un gioco di cui sorridere e un’occasione per stare insieme.

Gabriele Mezzadri

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22 dicembre 2013

Una Rondine fuori stagione


Un'atmosfera particolare ha avvolto il Museo Casa Enzo Ferrari di Modena nel pomeriggio dello scorso sabato 15 novembre. Una ventina di Fiat 124 Sport Spider schierate davanti al modernissimo edificio hanno accolto il loro designer in occasione della presentazione del libro sulla sua vita scritto da Filippo Disanto e intitolato “Tom Tjaarda, uno stilista d’Oltreoceano”. E l'evento meritava la presenza del raduno.

Non si è trattato di una semplice presentazione di una biografia, ma di un incontro in cui scoprire risvolti e aneddoti di vita mai pubblicati, nemmeno sul libro oggetto di presentazione, nella cornice ideale per chi sia interessato alla cultura automobilistica senza pregiudizi di luoghi, tempi e marchi: il Museo Casa Enzo Ferrari, nel quale i partecipanti hanno potuto anche ammirare la mostra dedicata alle monoposto del Campionato di Formula 1.

Presenti Adriana Zini, responsabile del museo, Lorenzo Boscarelli, presidente dell'AISA e moderatore durante l'incontro, Alberto Brancolini, presidente del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider, l'attenzione è stata catalizzata sostanzialmente dal dialogo-intervista tra il giornalista Leo Turrini e Tom Tjardaa, che attraverso i particolari svelati ha generato l'interesse del pubblico nei confronti del libro presentato.

Filippo Disanto, l'autore, ha fatto il suo ingresso in sala mentre la presentazione volgeva al termine, per un motivo alquanto inusuale se non unico: durante la presentazione del suo libro egli stava infatti portando all'interno dell'area espositiva del museo la 124 Rondine, un prototipo derivato da una 124 Spider America, in cui Tom Tjaarda ha concretizzato, quasi cinquant'anni dopo, quella che sarebbe stata la sua personale idea della macchina senza le specifiche imposte dalla Fiat, in pratica una versione più piccola e decapottabile della mitica Corvette Rondine.

La piccola 124 Rondine, venuta alla luce fuori stagione, non solo è la concretizzazione di un sogno rimasto nel cassetto per troppo tempo, ma è l'erede diretta di quella Corvette Rondine che purtroppo non è più nella Collezione Pininfarina, ed è ciò che in Italia possiamo oggi conservare di quella favolosa dream car del '63. Per la prima volta, tra stupore e ammirazione, i proprietari delle 124 hanno potuto confrontare le linee della loro vettura con le linee che avrebbero potuto essere: un frontale decisamente diverso e allungato rispetto alla vettura prodotta, e pinne posteriori più accentuate con luci incorporate.

Un raduno particolare, un pomeriggio particolare, che ha piacevolmente intrattenuto e interessato gli equipaggi partecipanti, fornendo un piccolo tassello in più al gigantesco puzzle della storia dell'automobile.


COMUNICATO STAMPA

“TOM TJAARDA, UNO STILISTA D’OLTREOCEANO”, DOMANI AL MEF

Sarà presentato domani al Museo Casa Enzo Ferrari il libro sul grande designer statunitense; cornice dell’evento sarà un raduno di Fiat 124 Spider

Modena, 15 novembre 2013

Il Museo Casa Enzo Ferrari di Modena ospiterà domani la presentazione del libro “ Tom Tjaarda, uno stilista d’Oltreoceano” di Filippo Disanto, un romanzo dedicato a uno dei maggiori stilisti e designer di automobili;

una pubblicazione che incuriosirà i molti che oggi più che mai ricercano nelle mode e nello stile degli anni ’60 e ’70 quel desiderio di “nuovo” che in parte forse oggi sentiamo di avere perso.

L’iniziativa si svolgerà dalle 15.30 presso lo spazio eventi del Museo e sarà ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei 150 posti disponibili (per prenotazione museocasaenzoferrari.it Tel. 059/239268).

La presentazione consisterà in un’avvincente tavola rotonda moderata da Lorenzo Boscarelli, Presidente dell’AISA, che vedrà la partecipazione del designer Tom Tjaarda, il giornalista Leo Turrini, l’autore Filippo Disanto e del Presidente del Club Fiat 124 Spyder Alberto Brancolini.

Farà da cornice alla presentazione un meraviglioso raduno di Fiat 124 Spider, che di cui sarà protagonista il prototipo “124 Rondine”, un esemplare unico al mondo con un progetto inedito, che porta la firma di Tom Tjaarda. Si tratta dell’“anello mancante” nella storia della 124 Spider, poiché riprende le linee del primo prototipo ”Corvette Rondine” e costituisce il progetto inedito della 124, mai prodotta industrialmente per l’evidente difficoltà di realizzazione in serie.

L’auto è rimasta per trentanni a San Diego e la sua particolare storia, che si dispiega fra Italia e America, proprio come quella dello stesso stilista che l’ha progettata, è emersa durante la stesura del libro di Filippo Disanto.

Tom Tjaarda nasce nel 1934 a Detroit da una famiglia di origini olandesi ed è figlio di John Tjaarda, molto conosciuto per la creazione della Lincoln Zephir. Tom sviluppa sin da bambino una vera passione per il disegno, ,a Tom sviluppa sin da piccolo una vera passione per il disegno, ma sarà una casualità che lo porterà in Italia come designer di autovetture, in particolare a Torino, città che non ha mai abbandonato. Ha lavorato per Ghia, Pininfarina, De Tomaso, Fiat, Rayton Fissore disegnando le linee di alcune tra le auto più famose di tutti i tempi: la De Tomaso Pantera, le Ferrari 330 e 365 California, la Fiat 124 Spyder, ed il primo SUV moderno, la Rayton Fissore Magnum 4x4. Persona curiosa e sempre proiettata nel futuro, ha disegnato la monorotaia di Italia ’61 e realizzato anche numerosi progetti in svariati campi, che spaziano dall’arredamento, alle macchine per la pulizia industriale, alle abitazioni. Attualmente, il suo studio Tjaarda Design, continua a collaborare con le maggiori aziende di produzione di autovetture al mondo, in particolare nei paesi emergenti ed ha in progetto una nuova autovettura per il mercato indiano. È diventato un vero torinese: non si ferma mai!

Filippo Disanto nasce prematuro a Torino il 26.09.1972 e si fa 40 giorni di incubatrice. Supera indenne rosolia, varicella, orecchioni e qualche incidente in moto fino al 2000 quando si laurea in Giurisprudenza. Per ora alterna la professione di avvocato alla canoa in mare d’inverno. Ama l’architettura, l’arte contemporanea, le auto sportive d’epoca e la buona cucina abbondante. 

Al Museo è in corso l’irripetibile mostra “GRAND PRIX - Le monoposto del Campionato di Formula 1”, dedicata alle leggendarie monoposto del massimo Campionato. Oltre 40 anni di Formula 1 attraverso una ricercata rassegna di macchine che hanno segnato l’evoluzione dell’automobilismo, tra cui tre imminenti nuovi arrivi: la Cooper BRM del 1968, la Lotus Climax del 1965 e la Minardi del 2004.

Il Museo è aperto tutti i giorni con orario continuato dalle 9.30 alle 18.00, così come la caffetteria e lo store.

 

Per informazioni:

Fondazione Casa Enzo Ferrari – Museo

Maja Argenziano

Via Paolo Ferrari, 85 41121 Modena

Tel. +390594397995, M +39 3351807957 

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22 dicembre 2013

45° Raduno: Viaggio al centro della terra


Assisi, nel cuore dell'Italia in geografia e nel sentimento, è stata punto di ritrovo e prima meta di visita del 45° raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider, lo scorso 21 settembre.

La splendida giornata di sole e l'aria ancora calda hanno permesso alla trentina di equipaggi partecipanti di apprezzare il piacere del viaggio a vettura aperta già nel percorso di avvicinamento alla città umbra che, lontana da caselli autostradali, è raggiungibile esclusivamente attraverso strade  che, sia per il panorama, sia per la limitazione di velocità massima, portano ad uno stile di viaggio piacevole e rilassante, attento al mondo circostante.

Una visita alla città, risalente all'epoca romana, diventa un percorso storico, architettonico, artistico, paesaggistico, e di fede che non può lasciare spazio ad altre mete nello stesso giorno: resta il piacere del viaggio.

Nel tardo pomeriggio il sole ormai è basso all'orizzonte, ma la temperatura è ancora perfetta per la spider nella sua configurazione ideale: aperta. Le ombre si allungano, la luce gialla rende ancor più brillante il verde delle colline, ammirate ora dal basso delle valli, ora dall'alto dei crinali. I prati, gli uliveti, i casolari, i paesi, gli odori trasportati dalla brezza che accarezza gli equipaggi lungo le strade tortuose del percorso verso l'albergo sono immagini e percezioni che diventano emozioni.

Sentirsi liberi e aperti al mondo, alla vita, nell'atto di viaggiare, questo è vivere la spider. Essere saldamente vincolati a terra e in aria nello stesso istante: la macchina è stabile, non tradisce in curva, risponde ai comandi e li sottolinea con un rombo d'altri tempi, un flashback negli anni sessanta, gli anni di nascita del progetto 124 Sport Spider. Eppure sopra le colline sembra di volare, quasi come su uno di quegli aerei con le ali di tela e con la sciarpa del pilota che sventola dietro il collo, ma con panorama visibile a 360°.

Infine si arriva a un hotel ricavato in un antico borgo nei pressi di Gualdo Tadino, dove è già pronto l'aperitivo e più tardi, dopo essersi sistemati nelle camere, ci sarà la cena. Il risveglio è in una valle verde, brillante di rugiada illuminata dal sole. Dopo la colazione si parte alla volta delle Marche, obiettivo Frasassi, con l'aria fresca del mattino sulla pelle, ancora una volta tra colline che via via diventano montagne sempre più alte.

E qua cambia tutto: si entra dentro terra. Il cielo diventa una volta di roccia di dimensioni indefinite in un ambiente privo di riferimenti. La meraviglia e la grandiosità delle grotte lascia senza fiato. Stalattiti e stalagmiti ora sono torri, ora sembrano castelli, animali, drappeggi o candele che si specchiano in limpidi laghetti. Il tempo vola, è già l'ora di andare verso il ristorante, il pranzo, a cui segue il commiato per consentire il rientro a casa di ciascun equipaggio. Lunedì si lavora... e si ricorda il weekend.

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31 maggio 2013

Le forme delle colline Parmensi, 44° raduno


Un viaggio nella cultura dei sapori, del benessere e della storia nella cornice delle colline parmensi. Una sintesi semplice di un'esperienza composita con infinite sfumature. Il 44° Raduno del Registro Fiat 124 Sport Spider, nei giorni 18 e 19 maggio scorsi (ndr, 2013), ha guidato i partecipanti lungo un percorso che non si è limitato a offrire incantevoli panorami collinari, ma che ha fatto conoscere in maniera approfondita la filiera completa della produzione del parmigiano reggiano, dal prato alla stalla, dal caseificio alla stagionatura e all'assaggio.

Il tempo, a momenti inclemente, non ha impedito di percorrere alcuni tratti con le vetture aperte e il vento tra i capelli nonostante un cielo grigio sopra la testa. D'altra parte ha fatto ricordare che la 124 Spider dà emozioni anche chiusa, perché il rombo sportivo del motore che sale rapidamente di giri, la posizione di guida bassa, la trazione posteriore, i comandi diretti privi di filtri elettronici, riescono ancora a trasmettere sensazioni. La vettura tiene bene la strada… e l'acqua. E l'acqua non spegne la passione.

Macchine progettate all'inizio degli anni sessanta e ancora in viaggio verso nuove mete hanno condotto gli equipaggi a visitare l'azienda agricola Bertinelli, innovativa, proiettata verso il futuro, ma basata sulla tradizione valorizzata e portata all'eccellenza.

Sempre attraverso strade che si snodano su colline coperte ora di prati ora di boschi, i partecipanti sono poi arrivati a Tabiano, la nota località termale che ha anche dato l'ospitalità per la cena e il pernottamento.

Il gruppo la mattina seguente è partito in direzione di Bardi, antico borgo dominato dal castello dei Landi, la cui visita ha riportato la mente a tempi lontani e gli occhi al panorama incredibile di una valle fiorita, aperta e solare. Con il pranzo a base di specialità locali si è concluso anche questa volta il raduno, mentre già qualcuno faceva notare che i due giorni erano passati troppo in fretta.

 

Paolo Zanone

 

le foto sono di Paolo Sirtori  e Nicola Ferro

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27 settembre 2012

Settembre 2012, 43° raduno


Primo week-end di autunno, 22-23 settembre, temperatura ancora piacevolmente tiepida, sole caldo (quando riesce a splendere), previsioni confortanti (solo leggere nuvole nella giornata di domenica) e la voglia di godere ancora un po’ di mare sono le premesse per il 43° Raduno del nostro Registro 124 spider, nella “Marca Pesarese”: Appuntamento quindi a Pesaro (lo dice la parola stessa), in Piazza Libertà, aperta a semicerchio sul litorale, per le prime ore del pomeriggio di sabato.

Noi veniamo da Lecco, partiamo per tempo e abbiamo quindi l’opportunità di entrare nella giusta atmosfera pranzando a Rimini, in Piazza Fellini, con una favolosa piadina e rimirando la pedana di arrivo del GP Nuvolari (regolarità per auto 1919-1969), sperando di incontrare magari qualcuna delle protagoniste di questa edizione; un rapido trasferimento ed eccoci in zona ritrovo, incrociando subito Luciano e Daniela (splendidi organizzatori) che rientrano dal giro di ricognizione.

Li seguiamo, infilandoci in un paio di vie a circolazione riservata, segno che siamo protetti dalla solita e scrupolosa pianificazione dell’evento da parte del nostro Presidente Alberto.
Ritroviamo via via tutti gli amici delle precedenti avventure, con il solito entusiasmo e con quel profondo sentimento di comunione, che solo la passione per uno scopo comune può generare (in questo caso per le nostre 124): “GIPO” da Meldola, infatti sta intervenendo in aiuto di una marmitta penzola, con la sua impeccabile competenza, esaltata da una tuta da Pit-Stop, guanti da chirurgo ed una valigetta attrezzi degna dei Box Ferrari.

Ma non c’e da stupirsi, perché sbirciando nel baule della 124 di Walter (anche lui sempre disponibile ad interventi volanti ) e scorgendo una cassetta zeppa di ricambi, mi sono sentito dire: ”non vorrai mica andare in giro senza una pompa della benzina di scorta o una calotta dello spinterogeno, no ?”

Mi sono sentito un verme: io ho solo quattro candele ed una matassina di filo di ferro.
Visitiamo la casa natale di Gioacchino Rossini, che in questa città ha lasciato le sue testimonianze più significative, prima di spostare le nostre spider ed uscire da Pesaro dirigendoci nell’entroterra con destinazione Montegridolfo.

Il tema del raduno è percorrere il confine tra la Romagna e le Marche, facendo riferimento agli eventi storici, che fin dal Medio Evo (e per alcuni casi ancora in tempi più antichi) hanno caratterizzato la vita di questi luoghi.

Dopo aver attraversato Tavullia, salutati con competente entusiasmo e dove si respira solo aria di motori, raggiungiamo in tardo pomeriggio Montegridolfo, dove pernotteremo.
Riconosciuto come uno dei Borghi più belli d’Italia, ha mantenuto, opportunamente restaurato nel rispetto delle tradizioni, le sue caratteristiche di antica comunità a guardia del crinale che separa il versante romagnolo da quello marchigiano.

Caposaldo conteso da Malatesta, Montefeltro, Borgia, Veneziani e Chiesa, strutturato nel tempo con le sue contrade come una comunità armonica, “formata (copio e riporto da un’iscrizione muraria) da tre centri di cui uno è il Castello verso mezzogiorno, l’altro è la Parrocchia di San Pietro verso tramontana e l’altro è la Madonna del Trebbio. Il Castello, sede del Comune, sembra dominare il resto del territorio, simile al capo dell’uomo; San Pietro, posta in luogo centrale, è nel mezzo del corpo; il Trebbio tira a sé per formare un centro principale”

Non avremmo potuto che cenare che in una taverna dell’epoca, nella abituale atmosfera conviviale dei nostri discorsi, che immancabilmente convergono sull’elemento catalizzatore: viaggiare, andare in vacanza, ricercare luoghi caratteristici, incontrare gente nuova, partecipare a ritrovi e magari a qualche competizione, ma sempre con protagonista la 124, con le sue infinite varianti, ma soprattutto con i suoi pregi e difetti, i suoi capricci, ma in definitiva con il suo immutato fascino coinvolgente.

Nella mattinata di domenica, a motori spenti, le guide ci hanno informato che qui è cresciuto il Papa Clemente XIV che soppresse la potente Compagnia di Gesù e, durante i pochi anni del suo pontificato, recuperò alla Chiesa il prestigio internazionale; in epoche diverse il Borgo ha ospitato pitture del fanese Pompeo Morganti, del santarcangiolese Guido Cagnacci e di altri valenti artisti provenienti dalle scuole dei due versanti.
Siamo poi accompagnati al Museo della Linea dei Goti, perché durante l’ultima guerra qui ebbe luogo la battaglia di Montegridolfo e lo sfondamento delle difese tedesche (31 agosto/1° settembre 1944)

Sono esposti cimeli bellici donati in gran parte dai cittadini di Montegridolfo (bossoli, schegge, maschere antigas, scatole di sigarette ecc.) e numerose armi che erano in dotazione agli eserciti contrapposti.

Particolarmente interessante la raccolta dei giornali, dei comunicati divulgati all’epoca ed esposti in bacheche secondo la sequenza degli avvenimenti.
Terminata la visita, accendiamo i motori , muovendoci con destinazione Mondaino, scollinando più volte sulla linea dello spartiacque tra Romagna e Marche, ammirando le morbide colline del Sangiovese e dai colori ormai quasi autunnali.

Mondaino è un altro Borgo, che riserva molte sorprese: c’è una bellissima piazza circolare, dove ad agosto si tiene il celebre Palio del Daino, e c'è una Rocca Malatestiana, pregevole architettura del XIV sec da cui si gode un panorama completo sul mare e sull’entroterra.

Ci sono poi gli scorci dei vicoli, i palazzi nobiliari e un museo dove si raccolgono i resti fossili degli animali che abitarono queste terre milioni di anni fa. Come se non bastasse, c’è un parco botanico con gli esemplari più interessanti della flora mediterranea.
Parcheggiamo in Piazza e siamo accolti da Dante (un cultore del Sommo Poeta ed abitante del Luogo) in costume, che ci spiega come il paese sia diviso in “di sopra” e “di sotto”, Marchigiano e Romagnolo e di come ancora oggi gli abitanti rispettino tale divisione.
Con lui come guida visitiamo un vecchio mulino (il Mulino della Porta di Sotto), dove ancora oggi, nel rispetto delle più rigorose lavorazioni tradizionali, si produce il famoso Formaggio di Fossa di Mondaino, che abbiamo l’opportunità di assaggiare, accompagnato da un provvidenziale Sangiovese, dato che trasferimenti e visite guidate ci hanno un po’ attardati.

L’ennesimo scollinamento ci riporta ormai rifocillati verso Montegridolfo, dove pranziamo al “Mulino Bianco”, questa volta con un po’ di rammarico, poiché è la tappa conclusiva del nostro Raduno, ma non per questo meno entusiasti per trarre le conclusioni della nostra attività, per premiare il quarantesimo raduno di Giuliano e Marisa (scelta tra l’altro come simpaticissima Beatrice dal Dante di Mondaino e da lui agghindata come accompagnatrice) e per riconfermare il nostro apprezzamento all’organizzazione della manifestazione, come al solito impeccabile e attraente nella scelta degli itinerari e delle sistemazioni.

Ci abbracciamo con l’amicizia ed il trasporto che ci accomuna nella nostra passione per la vera protagonista di ogni nostro incontro, la fedele spider, che freme per riportarci a casa in attesa della prossima avventura, che ci vedrà naturalmente presenti, come promettiamo fin da ora al nostro Presidente Alberto.

Noi arriviamo a casa verso sera, dopo una bella sgroppata e con qualche gocciolina di pioggia sul parabrezza: entro in garage e giro la chiave spegnendo l’amato borbottio del mio bialbero; guardo il contachilometri, azzerato alla partenza: segna... 977.
Grazie!

Roberto & Lalla Baccin

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27 giugno 2012

Giugno 2012: Passione intensa


La crisi non frena la passione e il 2012 per il Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider sta trascorrendo come uno dei più densi d'attività di approfondimento e divulgazione culturale.

"Auto d’Epoca" nel mese di gennaio ha dedicato alla 124 Spider un servizio di dieci pagine, oltre all’onore della prima di copertina. "La Manovella", nello stesso mese, ha pubblicato un’interessante intervista al suo designer: Tom Tjaarda.

Contemporaneamente nelle librerie è uscito il libro: ”Tom Tjaarda, uno stilista d’oltre oceano” di Filippo Di Santo, edito da Accademia Vis Vitalis. Biografia autentica nei fatti ma raccontata come un romanzo dello stilista americano che disegna in italiano.

A febbraio è stato pubblicato il libro "Fiat 124 Berlina e Spider da corsa" (Editrice Elzeviro, Padova), un bellissimo volume redatto dal fotografo padovano Antonio Biasioli, con testo di Alberto Brancolini, a cui si aggiungono alcune testimonianze dei piloti dell'epoca Sfogliando le sue pagine si è colpiti immediatamente dalla quantità e dalla qualità delle foto, per lo più inedite, scattate da Biasioli, che testimoniano la lunga e gloriosa carriera della Fiat 124 berlina (troppo presto dimenticata e della Fiat 124 Spider – Abarth. Si tratta di un'opera che, andando a colmare un vuoto, riconosce la grande dignità sportiva di queste splendide vetture.

Il mese di marzo ha visto la partecipazione del Registro con alcune 124 (rigorosamente rosse in ottemperanza al regolamento della manifestazione) alla “Notte dei Motori” di Modena. Dopo l'esposizione in Piazza Grande le vetture sono sfilate lungo la Via Emilia per andare a compiere alcuni giri liberi di pista nel nuovissimo Autodromo di Modena.

Nello stesso mese si è tenuto il 13° Concours d'Elégance Trofeo Salvarola Terme. Proprio in questa manifestazione, una delle più importanti del settore in Italia, nella categoria “Bellezze al vento” la Fiat 124 Sport Spider non si è limitata a vincere, ma si è classificata addirittura I, II e III con tre vetture del Registro praticamente perfette, tanto che i giudici, per riuscire a formulare la classifica hanno verificato addirittura le viti dei fari di posizione e i gommini sui supporti dei paraurti.

Il 22 aprile l'assemblea dei annuale dei soci si è tenuta presso lo spazio eventi del nuovo “Museo Casa Enzo Ferrari”. La presenza del pilota Luciano Trombotto assieme a quella del fotografo Biasioli, che ha presentato il suo libro, sono riuscite a trasmettere e far rivere l'entusiasmo dell'epoca d'oro dei rally, protagonista la 124 Abarth. L'ambiente del museo, che espone la storia in una struttura innovativa, ha offerto ulteriori spunti di storia, passione e approfondimento culturale.

Maggio vede nuovamente la partecipazione del Registro all'esposizione di vetture storiche nelle vie centrali di Modena in occasione del passaggio della Mille Miglia.

Nei giorni 9 e 10 giugno, infine, si è svolto il 42° Raduno Nazionale, che ha visto la presenza di venticinque vetture in trentino. Ecco un altro ambiente perfetto per assaporare ancora una volta l'emozione della vecchia spider, con il rombo del suo motore, piacevolmente sonoro e mai eccessivo, la sua maneggevolezza sulle strade tortuose, tra monti che si specchiano nei laghi e vallate in fiore, castelli che sembrano uscire dalle favole, profumo di fiori, di vini pregiati e di liquori naturali. Il cielo, a tratti sereno a tratti nuvoloso, con qualche goccia di pioggia, secondo lo schema classico della primavera del nord, è stato clemente e i tetti sono rimasti aperti durante l'intero percorso, permettendo il perpetrarsi della magia del viaggio all'aria aperta.

Dopo la meritata pausa estiva, l'attività riprenderà settembre, nel periodo migliore per la godibilità delle spider, con il 43° Raduno Nazionale, programmato in Umbria a Spoleto e dintorni. A ottobre l'appuntamento per tutti i soci e gli amici è al nostro stand ad Auto e Moto d'Epoca in Fiera di Padova.

Per chiudere in bellezza un anno denso di programmi come mai era stato finora, in oltre vent'anni di vita del Registro, ci sarà, a novembre, una tavola rotonda dal titolo “Io la conoscevo bene”, a cui interverranno piloti di rally che che hanno corso e vinto al volante della 124 Spider.

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20 settembre 2011

Settembre 2011, 41 raduno: in vettura sulle mura, poi viaggiare verso il mare


La 124 Spider sopra la mura: uno scherzo? No, se le mura sono quelle rinascimentali di Lucca, in terrapieno, larghe trenta metri alla base e fatte per resistere alle armi da fuoco. Il punto d'incontro degli equipaggi e parcheggio delle vetture era sopra il bastione di Santa Maria il pomeriggio del 24 settembre scorso. Lì iniziava il XLI raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider.

In una giornata con temperatura ancora estiva, in cui al sole si sta bene solo con la macchina in movimento, si sono nuovamente incontrati i possessori della ormai classica spiderina, per trascorrere un altro piacevole week-end in compagnia, viaggiando all'aria aperta come al solito tra arte, cultura e buona cucina.

Dopo la visita guidata al centro di Lucca, il corteo di vetture aperte ha percorso l'intero perimetro della città sopra le mura, scorrendo piano nella zona eccezionalmente aperta alle vetture del club, passeggiata classica per lucchesi e turisti, tra pedoni e ciclisti piacevolmente stupiti che estraevano velocemente fotocamere e cellulari per immortalare il passaggio inaspettato.

Scesi dalle mura, il percorso è diventato quello delle zone collinari che si attraversano per dirigersi verso il mare. L'ambiente è quello più consono alle vetture aperte: strade che si arrampicano dolcemente in mezzo alla natura, tra ulivi e cipressi, e che si aprono improvvisamente su panorami mozzafiato, sul lago dove Puccini trascorreva le sue giornate, sulla riviera della Versilia, terra e mare di vacanze vip e di carnevali straordinari.

Viareggio diventa tappa, e più precisamente la cittadella del carnevale apre le porte e illustra agli equipaggi la storia, i processi e la tecnologia di realizzazione dei grandi carri prodotti ogni anno al suo interno.

Una sfilata sul lungomare, passando davanti alla Bussola e alla Capannina, locali simbolo della Versilia e di un'epoca in cui prima la Giulietta e poi la 124 Spider erano il nuovo sogno dei giovani, ha condotto vetture ed equipaggi all'Hotel Versilia Holidays di Forte dei Marmi dove, dopo l'aperitivo, la serata si concludeva con la cena.

Al mattino seguente, con le Alpi Apuane come scenario, inizia il nuovo percorso sulle colline coperte di uliveti che riporta le vetture in Lucchesia. Sole e temperatura mite sono i compagni di viaggio perfetti per assaporare le sensazioni che solo le vetture aperte possono dare: luci, ombre, aromi, piacere di guida, emozioni di viaggio. Le ville di Capannori sono la meta: il giardino di Villa Mansi, il parco e gli interni di Villa Torriggiani, in cui è stato girato quasi interamente “Il Marchese del Grillo” del grande Monicelli, con Alberto Sordi. E infine visita anche a villa, frantoio e cantina della Fattoria di Petrognano prima del pranzo presso la fattoria stessa.

Il pranzo, momento di pausa e ristoro, diventa come al solito momento per rivivere e condividere le emozioni dei due giorni trascorsi assieme e di commiato dei partecipanti, con un arrivederci al prossimo appuntamento.

Paolo

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26 agosto 2011

Agosto 2011: iI Registro Fiat 124 Sport Spider a Modena Terra di Motori


IL 14 e 15 Maggio scorsi a Modena si è tenuta la 12 ° edizione di "Modena terra di Motori", la più grande manifestazione automobilistica nazionale "en plein air" , in cui il cuore della città ha fatto da vetrina alle case autobilistiche locali, divenute un mito in tutto il mondo.

Le piazze del centro storico hanno ospitato le esposizioni di Ferrari, Maserati , DeTomaso, Lamborghini e Pagani . L'attivissimo club locale "Motori di Modena " ha allestito suggestivi allestimenti che hanno rievocatol'atmosfera delle corse si respirava nella città Geminiana fra gli anni '50 e '70 .

Anche il Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider ha avuto l'onore di partecipare a questa importante evento.

Al nostro sodalizio è stata riservata la centralissima Piazza Mazzini, dove hanno fatto bella mostra di dieci esemplaridi 124 Spider che hanno rapresentato la genesi creatura di Tom Tjaarda , dalla prima serie del 1967 ,per passare alla grintosa Abarth per finire ai modelli Spider America e Spider Europa.

Il successo della manifestazione è stata suggellta dalle decine di migliaia di appassionati per l'occasione hanno invaso il centro storico , numerosi dei quali provenienti da fuori provicia se non dall'estero.

La due giorni motoristica modenese si è conclusa Domenica 15 Maggio con la rievocazione del circuito cittadino , che fu disputato fra il 1929 e il 1947.

Appuntamento al prossimo anno con la tredicesima edizione di Modena Terra di Motori.

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25 agosto 2011

Agosto 2011: QUARANTA, E NON LI DIMOSTRA


Giungere al quarantesimo raduno in venti anni di attività ed avere la freschezza e l’entusiasmo dei debuttanti. Questo è lo spirito con cui l’ultimo week-end di maggio ha salutato l’evento del Registro 124 Spider.

L’incontro ha avuto come teatro le terre di Romagna in un fine settimana che le previsioni davano come fortemente perturbato e con le temperature massime in calo di almeno 10 gradi sulle medie dei giorni precedenti. Evidentemente il Presidente Alberto Brancolini ed i suoi più stretti collaboratori-amici-organizzatori hanno dato fondo a tutti gli esorcismi conosciuti, dato che una provvidenziale corrente di alta pressione ha cacciato la perturbazione incombente. Fatto sta che dopo un venerdì di pioggia e grandine, il sabato si è aperto con un cielo più che mai limpido ed una temperatura degna delle migliori trasferte a capotta abbassata. Raduno fissato a Riolo Terme per le prime ore del pomeriggio di Sabato 28 maggio; alla spicciolata fin dal mattino i primi equipaggi raggiungono la zona, via via aggregandosi in attesa dell’inizio della manifestazione, che puntualmente si apre all’ora prevista con il saluto di Alberto; i numeri della manifestazione: 20 (anni) – 40 (raduni) – 80 + 50 (i chilometri che percorreremo) – 28 (le auto) – 60 (i partecipanti) – immenso (l’entusiasmo di ritrovarsi tra amici).

Tra le spider, una mascotte d’eccezione: una Rolls Royce Corniche convertibile, che ci ha scortato nei due giorni del Raduno, oltre ad una Fulvia Coupé ed una Barchetta, gemellaggi di rivalità sportiva l’una e di continuità di Marchio l’altra. L’avvenimento ha come filo conduttore il ricordo di Lorenzo Bandini, sfortunato pilota Ferrari nativo di questi suggestivi luoghi.

Prima tappa, infatti, Riolo Terme – Brisighella, paese dove visse Bandini e dove veniamo accolti dalle autorità comunali come dei vecchi amici. Ci viene presentato in sala Consiliare il Trofeo Lorenzo Bandini, manifestazione annuale che vede il paese diventare per un giorno il ritrovo di coloro che fanno la Formula Uno, un rito sportivo durante il quale è possibile incontrare, avvicinare e stringere la mano, strappare un autografo ai protagonisti di quel mondo che fa sognare ognuno di noi appassionato di motorismo. Dal 1992 ad oggi ogni anno viene premiato un pilota, da Ivan Capelli a Schumacher, da Jacques Villeneuve a Fernando Alonso, da Giancarlo Fisichella a Lewis Hamilton e via via tutti i campioni del Circus. E con loro vengono ricordati anche tutti gli altri attori del mondo della Formula Uno.

Brisighella è un antichissimo borgo medioevale, con viuzze acciottolate, case addossate e scavate nelle rocce di gesso e con mura e bastioni difensivi; esiste anche un luogo unico e straordinario: una strada sopraelevata e coperta che si affaccia sulla piazza sottostante con finestre a mezzaluna, l’antica “via degli asini”, così rinominata in antichità perché vi abitavano famiglie di “birrocciai” che traevano sostentamento dal trasporto del gesso estratto nei pressi dell’antico centro abitato. Questi lavoratori avevano le stalle per le loro bestie, soprattutto asini, di fronte agli archi delle finestre, da cui l’insolito nome “Via degli asini”, mentre le loro abitazioni erano poste al piano superiore. I carri da trasporto (birrocce) venivano custoditi negli stanzoni sottostanti, a livello della piazza. Lasciamo Brisighella per Modigliana e Tredozio, dove è fissato uno spuntino ed un raffreddamento dei nostri radiatori: la giornata è veramente da spider ed il paesaggio dell’Appennino Tosco Emiliano ispira solo serenità : morbide colline costellate da vigneti (siamo nella patria del Sangiovese) oliveti e ciliegi, in una sequenza di tonalità di verde, interrotto solo dal caldo colore delle rare costruzioni che sembrano volersi mascherare nella natura.

Sono in questi territori gli antichissimi insediamenti dei coloni – pastori provenienti dalla Ciociaria in cerca di nuovi pascoli per i loro animali, che salivano al nord percorrendo i crinali di queste colline, dato che la pianura era ancora occupata dalla palude delle Valli di Comacchio e quindi malsana. Ultima destinazione della giornata Castrocaro Terme, dove nelle vicinanze sono fissate cena e pernottamento.

Serata conviviale, che accomuna gli equipaggi e che impone una riflessione: la 124 spider è una strana bestia; non è solo un’auto d’epoca, ma è l’oggetto di una passione, di un desiderio di chi non l’ha posseduta a suo tempo, di chi l’ha posseduta e l’ha conservata, di chi ne ha avuta una e adesso l’ha ricomprata, di chi ne conserva un ricordo particolare, ma anche (ed è la cosa più bella) la conquista da parte di giovani appassionati che hanno imparato ad amarla oggi per quello che è ancora, per lo stile e la classe più che mai attuale che quest’auto mantiene e loro stessi hanno acquisito una conoscenza di ogni particolare e una passione per il raggiungimento della perfetta messa a punto che, presuntuosamente, pensavamo fosse una prerogativa di noi vecchi spideristi coi capelli bianchi... magia di una spider! La domenica mattina riaccendiamo i motori per il prosieguo del Raduno. Direzione Predappio per poi salire verso Rocca delle Caminade.

Qui si impone una nota di colore. La Predappio – Rocca delle Caminade era una gara storica, una cronoscalata famosa come la Cesana – Sestriere, come la Agordo – Frassenè, una di quelle gare in salita che vedevano certamente le blasonate Scuderie cimentarsi in appassionanti dispute all’ultimo bullone (la Lancia S 4 detiene il record con la somma di due salite in 5’ 18”), ma che hanno visto, in tempi anteriori, anche le elaborazioni più artigianali sulle 600 truccate da 750 Abarth, le 1100 TV, le 1000 TT NSU, le Renault Gordini, nel più genuino e passionale spirito motoristico di questi luoghi, che ancor oggi si respira.

Su questa salita non lunghissima e con il fondo un po’ sconnesso, ma con 27 tornanti veramente esaltanti, mi son trovato davanti il mio amico Mario: lui con i cerchi Campagnolo appena montati ed io con i carburatori appena rialesati, due “interventi” da testare : un cenno di intesa ed il percorso è diventato particolarmente divertente in una sequenza di rapide strappate e staccate appena prima di riaffondare il piede sull’acceleratore; seconda e terza, con un occhio alla lancetta del termometro dell’acqua, per non esagerare, ma comunque con l’entusiasmo di due ragazzini, contagiati dallo spirito che aleggia in queste terre di motori. Arriviamo a Meldola, antichissima cittadina, le cui origini risalgono addirittura al 900, come feudo della Chiesa Ravennate, per passare nel 1200 sotto i possedimenti di Federico II.

Varie dominazioni e vicissitudini la vedono passare nel 1860 per plebiscito sotto lo Stato Italiano. Ogni suo angolo parla della sua storia, ma ne conserva anche la struttura, per cui far parcheggiare tutti i partecipanti in piazza è stata la massima espressione delle capacità organizzative di Alberto e seguaci. La visita alla Rocca e al Museo del Baco da Seta sono stati due momenti di raro interesse ed unica occasione per godere una volta di più della squisita ospitalità della gente di Romagna. Partiamo alla volta di Bertinoro, anche qui scollinando i crinali appenninici e gustando dei profumi di queste terre, salutati dalla gente che un po’ stupita vede passare il lungo serpentone di spider luccicanti al sole (forse qualche accidente ce lo siamo meritato, dato che i nostri bialbero bevono solo benzina adittivata e un po’ puzzosa).

A Bertinoro piombiamo nel bel mezzo di un matrimonio, tanto per incrementare il già compromesso traffico. Gli sposi, all’uscita della Chiesta, trovano noi mescolati con i loro invitati; la loro auto era un Maggiolino, tutto avvolto nel domo pack e riempito di palloncini colorati: naturalmente le chiavi erano nascoste in un palloncino...

Occasione in più per gustare la genuina e spontanea freschezza di questa Gente. Lasciamo gli Sposi e Bertinoro per raggiungere il Ristorante che vedrà l’epilogo del nostro incontro, non prima di invadere, famelici ed assetati, una Cantina della zona: Cantina Paradiso. Rare sono state le occasioni per incontrare una tradizione di vinificatori così raffinata ed esperta: oltre a possedere una collezione di vini particolarmente pregiata producono, tra gli altri, un vino particolare, il Barbarossa, ottenuto da un vitigno che si dice sia stato selezionato dall’imperatore stesso e che di famiglia in famiglia questi viticoltori si sono tramandati e mantenuto vivo fino ad oggi.

Ci siamo poi ritrovati a tavola, per rivivere ogni momento del Raduno, per rinnovarci l’impegno di ritrovarci al prossimo e per ringraziare Alberto di come riesca a mantenere così vivo lo spirito di squadra, che fa sempre più proseliti nel mondo degli appassionati dei motori di un tempo. Anche lui ci ha ringraziato: ha premiato Alessandro, che ha festeggiato il suo quarantesimo Raduno – non ha perso uno, e ha premiato ognuno di noi, come sempre facendo qualcosa di particolare: con una Ferrari 1:43 della Bumm, fabbrica di modellini che abbiamo visitato in un precedente incontro, in confezione personalizzata Registro 124 Spider: la Ferrari è la 156 Nr. 8 con cui Lorenzo Bandini vinse il G.P. d’Austria del 1964. E la storia continua...

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30 marzo 2011

Marzo 2011: oltre il design


Si è svolta il sei marzo scorso a Campogalliano (MO) presso i laghi Curiel, secondo una consuetudine ormai consolidata, l'assemblea annuale dei soci del Registro Fiat 124 Sport Spider.

Molti dei partecipanti, complice la bella giornata di sole, sono convenuti a bordo delle loro spider, che, esposte, hanno fatto bella mostra di sé, spiccando ora per la qualità di conservazione ora per meticolosità di restauro, indice dell'attenzione, della cura e della cultura dei proprietari nei confronti della loro vettura.

Dopo la presentazione dell'attività del club per la prossima stagione, il programma culturale della riunione è stato incentrato sull'attività successiva a quella del design nella realizzazione dell'automobile.

Presentato da Tom Tjaarda, designer della 124 Spider, relatore d'eccezione all'assemblea è stato l'ing. Renato Sconfienza, occupato presso la Pininfarina dagli anni '60 agli anni '90 e, dopo un'esperienza presso la sede americana dell'Italdesign, ora libero professionista nel settore dell'automotiv.

La relazione, che ha catalizzato l'attenzione del partecipanti, è iniziata dalla 124 spider, per poi ampliarsi verso aspetti più generali di progettazione, messa a punto e avvio di produzione di vetture, comprendenti anche i processi produttivi stessi.

Una visione a 360° del progetto automobile che solo una persona con passione, capacità, e pluridecennale esperienza è in grado di trasmettere. La non comune dote comunicativa dell'ingegner Sconfienza è stata in grado di trasmettere concetti tecnici ad un pubblico di appassionati.

Partendo da un'analisi generale dell'equilibrio e della pulizia della linea della 124 Spider, dapprima si è avuta la spiegazione della nascita dei paraurti tipo America. Suggeriti dall'ing. Carli per ottemperare alle normative di sicurezza americane (negli USA sono stati venduti oltre 150000 esemplari della spider Fiat) in modo economicamente sostenibile, essi sono stati calcolati dallo stesso ing. Sconfienza.

Dopo un'analisi di alcuni dettagli costruttivi quali le curvature del parafango intorno ai proiettori anteriori, non più realizzabili con i moderni sistemi costruttivi, l'argomento è passato all'irrobustimento della carrozzeria e delle portiere necessario per le vetture aperte, per terminare con dettagli che, pur passando quasi inosservati, richiedono grande esperienza, quali le guarnizioni dei deflettori, il parabrezza, il meccanismo di apertura del tetto e il sistema di tenuta e scarico dell'acqua.

Dalla 124 alla Beta Montecarlo: informazioni generali sul progetto Beta, sui particolari costruttivi e sull'adattamento all'impiego nei rally. Proprio la Beta inizialmente era stata battuta dalla sorella maggiore 124 in una prova comparativa in casa. Così è proseguita la relazione, terminata con alcune osservazioni su una vettura monovolume realizzata dalla Pininfarina per la GM.

Per quanto riguarda le specifiche imposte dalle linee di montaggio gli interventi di un altro ospite, il sig. Manuello, fino al 2002 responsabile della progettazione delle linee di produzione in Pininfarina, hanno dato gli esempi al pubblico.

A conclusione della relazione, un omaggio ai 150 anni dello Stato Italiano il Registro lo ha fatto tramite un disegno di Giorgio Alisi, ormai ospite fisso, raffigurante una bandiera tricolore mossa da vento, su cui è disegnata una 124 Spider.

L'assemblea termina infine con il momento conviviale in cui l'attenzione passa dalla passione per l'auto a quella per l'ottima cucina, si rafforzano le amicizie e ci si dà appuntamento ai prossimi incontri.

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10 novembre 2010

Novembre 2010: Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider, 20 volte in fiera a Padova


C'è stata aria di festa allo stand del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider in fiera a Padova, e un disegno del pittore Giorgio Alisi ne indicava il motivo: una presenza per venti volte consecutive al più importante evento per gli appassionati d'auto e di moto d'epoca in Italia.

Luogo d'incontro e di crescita culturale, in accordo con la linea ispiratrice dell'attività del club, la fiera di Padova, in questa edizione più delle scorse, ha portato in visita allo stand del registro numerosi amici e conoscenti famosi che erano certi della nostra consolidata presenza: da Tom Tjaarda, designer della vettura, a Franco Cavriani e Arnaldo Bernacchini, piloti; da Adolfo Orsi, storico dell'automobile, a Roberto Loi, presidente dell'ASI; dalla sig.ra Gibertini, organizzatrice del concorso d'eleganza di Salvarola Terme a Francesco Stanguellini, titolare della storica concessionaria Fiat di Modena; da ex tecnici e dirigenti della Pininfarina a direttori e giornalisti delle più importanti testate del settore.

Nessun'altra manifestazione riesce ad attrarre un così vasto pubblico di appassionati quanto “Auto Moto d'Epoca”: non è pura mostra mercato, ma luogo e momento d'incontro di persone, in cui si rivedono volti conosciuti, si allacciano nuove amicizie, si scambiano idee, si trasmette cultura automobilistica. Qui s'incontrano progettisti e piloti, designer e meccanici, restauratori ed esperti, venditori ed acquirenti, collezionisti e club, giornalisti ed organizzatori di manifestazioni. Le conferenze, i dibattiti organizzati durante i giorni di fiera, le mostre tematiche, sono stati i catalizzatori d'incontri e scambi di opinioni, informazioni e notizie sulla storia, la conservazione, la legislazione riguardante il mondo dell'auto e della moto d'epoca.

E, anno dopo anno, partecipando, si cresce. Vent'anni fa il Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider era appena nato grazie alla passione di alcuni giovani possessori della vettura. Allora le prime 124 si erano appena affacciate al panorama dell'automobilismo storico, mentre le ultime Spidereuropa erano da pochissimi anni uscite dalla linea di produzione dello stabilimento di Grugliasco.

La costante promozione avvenuta in fiera ha diffuso la conoscenza della vettura tra gli estimatori, l'ha rivalutata, ha dato visibilità al club e ha portato nuove conoscenze sulla storia e sulle persone che hanno creato la vettura e su quelle che l'hanno preparata per correre e condotta alle numerose vittorie nei rally.

Alcuni anni fa la Pininfarina stessa ci ha messo a disposizione la Corvette Rondine, progenitrice delle linee della 124, perché fosse esposta in fiera.

Mai come quest'anno sono stati tanti i soci e gli amici che hanno condiviso il piacere di vivere le emozioni che solo una vettura con il fascino della 124 Spider può dare e che hanno voluto festeggiare questa ricorrenza non come un traguardo, ma come una tappa di un lungo cammino...l'avventura continua!

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28 settembre 2010

Settembre 2010: sulla carta e non solo


Il XXXIX raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider, ha avuto come luogo d'incontro Fabriano, lo scorso 25 settembre. La visita alla città marchigiana, famosa per la lunga tradizione dell'industria cartaria, è iniziata appunto al museo della carta, dove una guida dai modi d'attore ha condotto i partecipanti, lungo un percorso storico, tecnico, artistico, alla conoscenza dei processi di produzione di uno dei materiali più usati nella vita quotidiana.

Il sole, che aveva accolto i convenuti nel primo pomeriggio, ha poi lasciato il posto ad una sottile pioggia durante la passeggiata nel centro medievale della città. In conseguenza di ciò le vetture sono partite chiuse per il successivo percorso attraverso le colline. Non è stato possibile assaporate l'aria tra i capelli, e tuttavia poche volte c'è stata l'opportunità di vedere giochi di luce come quelli di un sole ormai basso all'orizzonte che riemerge all'improvviso tra nebbie e nubi, rivestendo di luci e riflessi incantati le valli, le colline, la natura che si manifestavano via via ad ogni curva, ad ogni dosso, ad ogni discesa.

Un tramonto rosso ha infine accompagnato il gruppo di partecipanti fino all'ingresso del borgo trasformato in albergo e centro benessere dove si sarebbe cenato e pernottato nella serenità della campagna umbra intorno a Gualdo Tadino.

La domenica mattina il sole ha accolto gli equipaggi e non li ha più abbandonati durante tutta la giornata. Le vetture sono state aperte e la brezza sul viso, il profumo della natura, il gusto della guida all'aria aperta, sono stati i compagni di viaggio dapprima verso la visita a Gubbio, e successivamente di nuovo nelle Marche fino alla gola del Furlo, splendida oasi naturalistica incuneata tra imponenti pareti rocciose.

Il consueto connubio tra storia, arte, natura, movimento, piacere di guida, ha trovato anche questa volta piena realizzazione, terminando, come tradizione con il pranzo secondo la migliore cucina locale, ed i saluti tra gli amici che si incontreranno di nuovo alla prossima manifestazione.

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20 maggio 2010

Maggio 2010: dall'arte neoclassica all'auto nei manifesti


Una splendida giornata di sole, dopo tanta pioggia, ha riscaldato il primo incontro a vetture aperte per i soci del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider lo scorso 16 maggio. Lo scopo ultimo dell'incontro era la visita alla nuova mostra, da poco inaugurata presso il Museo dell'Automobile Bonfanti-Vimar di Romano d'Ezzelino (VI). Ma come da tradizione del sodalizio, ogni nostro incontro nella bella stagione deve prevedere un percorso culturale e panoramico che ci faccia assaporare appieno l'ambiente in cui ci si trova ed il piacere di usare la nostra spider.
Punto di ritrovo è stato il piazzale antistante il Tempio Canoviano a Possagno (TV). Si inizia con la visita guidata alla casa del Canova e alla gipsoteca, in cui sono raccolti i gessi originali del grande scultore neoclassico, un ambiente mozzafiato per la quantità e le bellezza delle opere, che mette in evidenza la sensazionale qualità e quantità della produzione dell'artista.
Un percorso a vetture aperte in mezzo alla natura sulle verdi colline, ora coperte di boschi, ora di prati, ora di vigneti, tra le province di Treviso e Vicenza, fa finalmente assaporare le luci, i colori, i profumi e i suoni di una primavera che tardava a venire. E proprio in questo ambiente l'appassionato di spider trova la massima soddisfazione dall'uso della sua vettura rigorosamente aperta, dal cui abitacolo è in costante contatto con tutto l'ambiente circostante.
Dopo la pausa per il pranzo in un ristorante sul cocuzzolo di una collina, ecco che raggiungiamo la meta della giornata, la mostra “Auto & Manifesti”. Ci accoglie Arcangelo Battaglia con tutta la sua immancabile carica di cordialità e simpatia. Lì sono esposti i manifesti dedicati all'auto realizzati dai più grandi illustratori pubblicitari, con accanto l'auto tema dell'illustrazione. Non solo poster di pubblicità automobilistica, ma anche manifesti di film con l'auto, o la moto, protagonista, come “Vacanze Romane” e “Un Maggiolino Tutto Matto”. Troviamo quindi colori e arte anche in questa mostra, a testimonianza del legame tra il prodotto e la sua immagine. In questo atipico museo, dove ogni mostra dura sei mesi, la cultura legata al mondo dell'automobile si espande in infiniti risvolti e sfaccettature evidenziando di volta aspetti diversi: è un luogo non solo da visitare almeno due volte l'anno, ma anche da frequentare anche in funzione degli incontri culturali che organizza.
La giornata volge al termine, si risale sulle spider per ritornare a casa, ma con l'appuntamento al prossimo incontro.

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20 aprile 2010

Fiat 124coupé e spider si sono incontrati sulla via Emilia.


Il 19 aprile scorso si è tenuto a San Lazzaro di Savena il II raduno nazionale del Fiat 124 coupé club. Manifestazione denominata dagli organizzatori 124 Miglia.
Una ventina le coupé presenti, provenienti da tutta Italia. Tutte in perfette condizioni, alcune conservate, le altre restaurate con molta cura. All’incontro era stata gentilmente invitata una delegazione del Registro Fiat 124 spider che è intervenuto con tre vetture.
Meta del raduno il suggestivo borgo medioevale di Dozza Imolese.
Gli amici del 124 coupé hanno dimostrato una grande passione e competenza, ci hanno accolto con grande simpatia e cortesia. Sono sicuro che con queste caratteristiche gli amici del club 124 coupé faranno molta strada.
L’augurio è che si torni ad incrociare con la nostra.

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30 marzo 2010

Marzo 2010: tre assi all'assemblea dei soci


Come ormai detta la tradizione l'attività annuale del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider inizia con l'assemblea dei soci pressi i laghi Curiel a Campogalliano (Mo).
Si apre il ventesimo anno d'attività con una carrellata del presidente Alberto Brancolini sul percorso compiuto dall'associazione in vent'anni, fatto di viaggi, di luoghi, d'incontri.
Il Registro è una associazione culturale, pertanto occuparsi di cultura e più precisamente di cultura automobilistica è nella natura stessa dell'associazione. Da qui l'organizzazione dei raduni turistici con l'occhio attento non solo al lato paesaggistico e gastronomico, ma anche storico e artistico. Da qui l'interesse che, a partire da tutto quanto riguarda la 124 Sport Spider si estende a tutto quanto riguarda il mondo dell'automobile: fatti, persone, storia, arte, sport, tecnica.
A conferma di questo anche quest'anno erano presenti tre ospiti d'eccezione, tre assi, ciascuno nel suo settore.
Tom Tjaarda, autore della carrozzeria della 124 spider, designer ancora in piena attività, ha descritto il lavoro da lui svolto, dal primo modello in scala di una station wagon sportiva presentato come tesi di laurea, alla sua attuale collaborazione con la rinata De Tomaso, passando per Ghia, Pininfarina e De Tomaso del tempo di Alejandro e narrando numerosi aneddoti relativi alla sua lunga carriera. Tra tutti i suoi lavori vanno citati l'Innocenti 950 Spider, primo incarico presso Ghia, le Ferrari 330 GT 2+2 e 365 Spider California. Indimenticabile è la De Tomaso Pantera, realmente ispirata dalla foto di una pantera in corsa. Poi la Ford Fiesta prima serie, un enorme successo commerciale, la Rayton Fissore Magnum, un modello di grande robustezza, per finire con le attuali Spyker.
Giorgio Alisi, pittore, nei quadri in cui dipinge l'automobile interpreta e illustra le linee tracciate dai designer così come un musicista interpreta la sinfonia scritta dal compositore. Dagli anni sessanta collabora con la rivista Quattroruote e poi anche con altre prestigiose riviste italiane ed internazionali. Per decenni sono stati suoi tutti i disegni che prefiguravano i nuovi modelli non ancora presentati. Come un agente della scientifica, traeva dalle foto dei prototipi camuffati e dalla descrizione di chi li aveva visto qualcosa gli identikit pressoché perfetti dei nuovi modelli ancora segreti. Con una capacità indescrivibile riesce a creare nel disegno i riflessi e le ombre che servono a evidenziare linee, volumi, proporzioni della carrozzeria.
Arnaldo Bernacchini, ha corso sia come pilota e sia come navigatore, ed è stato plurivittorioso in gare del campionato europeo e mondiale rally. Entrato per passione nel mondo delle corse come commissario di pista e poi divenuto pilota, ha però riscosso i maggiori successi dapprima a fianco di Sandro Munari nella squadra Lancia, successivamente con Raffaele Pinto nella squadra Fiat, portando la 124 Abarth alla vittoria al Rally del Portogallo del '74 e al secondo posto al Rally dell'Elba nello stesso anno, e infine nuovamente in Lancia. Attraverso le sue parole trasmette all'ascoltatore la carica di passione ed emozione che ha guidato la sua carriera.
Infine l'attenzione si rivolge al futuro, all'attività programmata per l'anno appena iniziato. Gli appuntamenti già fissati sono i seguenti: un raduno nazionale il 15 e 16 maggio tra Rovereto (TN), il monte Pasubio e gli altipiani di Folgaria e Lavarone; una visita il 20 giugno al museo Bonfanti di Romano d'Ezzelino (VI), in occasione della mostra “Auto & Manifesti, depliant e carta stampata”; un raduno nazionale il 25 e 26 settembre tra Fabriano e Gubbio. Grandi festeggiamenti infine ci saranno in occasione della ventesima partecipazione consecutiva al salone “Auto e Moto d'epoca” presso la fiera Padova nei giorni 22, 23 e 24 ottobre.

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20 novembre 2009

Novembre 2009: quando scatta Nuvolari


Il 15 Novembre scorso i soci del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider si sono ritrovati a Mantova, a Palazzo Te per visitare l’esposizione dedicata al mitico Nivola, più precisamente alla sua grande passione dopo quella della velocità: La fotografia.
Nella fantastica cornice della struttura dei Gonzaga progettata dal celebre architetto Giulio Romano, sono state esposte più di trecento fotografie scattate dal grande pilota che ritraggono soprattutto situazioni di vita quotidiana, familiari, e di ciò che gli accadeva intorno, una panoramica a 360 gradi fra gli anni 30 e 50.

La qualità delle immagini è molto alta, il grande Tazio dimostra anche nel campo della fotografia un talento e una sensibilità al pari di rinomati professionisti.
L’esposizione comprendeva anche una selezione di trofei vinti con le due e quattro ruote sui circuiti di tutto il mondo, compresa la gigantesca coppa Vanderbilt in argento massiccio, vinta nel 1936 negli Stati Uniti, oltre a prestigiose vetture Alfa Romeo, Bugatti, Maserati e Cisitalia (per la prima volta esposte in Italia) e moto Bianchi e Norton.

Gli spideristi intervenuti hanno molto gradito l’esposizione, mostrando una piacevole sorpresa e sincera ammirazione per un lato nuovo e inaspettato di un personaggio così famoso e amato, evidenziando ancora una volta la grande passione automobilistica, sportiva e culturale che li motiva ad incontrasi e condividere momenti come questi.

In un ottimo ristorante, sui suggestivi argini del Po, i racconti e gli aneddoti delle gesta del Mantovano Volante hanno accompagnato i convenuti sino al termine della giornata, con la consapevolezza che ancora una volta la nostra 124 Spider ci ha fatto vivere insieme nuove emozioni

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10 settembre 2009

Settembre 2009


Primo weekend di settembre, belle giornate, clima estivo senza le temperature torride di Agosto; il clima ideale per organizzare un raduno in Romagna. Così hanno fatto gli amici del Fiat 124 Sport Coupé Club. Una ventina le vetture partecipanti, in maggioranza 124 coupé ma erano presenti due modelli spider una 124 berlina special T, X1/9 e 850 spider.
IL raduno si è tenuto fra Forlì, Predappio, Rocca delle Caminate e Forlinpopoli in un tragitto molto panoramico, immerso nel verde delle colline Romagnole che ha fatto apprezzare la guida sportiva delle vetture.
Ma gl'ingredienti speciali della giornata sono stati senza dubbio la simpatia e l'allegria degli organizzatori e degli amici del Fiat 124 sport coupé club, portatori sani di allegria e del sapere stare in compagnia.

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20 giugno 2009

XXXVI Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider


Fra Musica e Motore con il Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider.
Non si tratta solo della “musica”, generata dal motore, ma della “Musica” creata dal genio artistico di uno dei massimi compositori di tutti i tempi: Giuseppe Verdi.
Busseto, terra natale del grande musicista, è stato infatti sabato 16 e domenica 17giugno, il luogo di ritrovo dei partecipanti al XXXVI raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider.

Una trentina di equipaggi hanno così visitato i luoghi dove Verdi ha vissuto e incontrato Barezzi, suo mecenate, che per primo ha riconosciuto il suo talento e gli ha finanziato gli studi musicali.
Dopo la visita guidata agli edifici più rilevanti dal punto di vista storico-culturale, inizia il tratto dedicato alle emozioni che solo la spider aperta può dare.
Percorrendo, sotto un mite sole, stradine immerse nella campagna profumata e dipinta di primavera, il colorato gruppo di vetture aperte è giunto a Colorno, dove fa bella mostra di sé un’imponente reggia, per secoli residenza estiva di duchi e principi, ultima dei quali Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone Bonaparte.

Precedendo casualmente di pochi minuti il passaggio della Mille Miglia per Colorno, gli equipaggi delle 124 hanno anche involontariamente odorato il profumo della gloria che spetta ai piloti, sfilando davanti alle pubblico che cominciava ad affacciarsi alle transenne.
Dopo la serata conviviale e la notte in un albergo estremamente innovativo con un design particolare realizzato in una fattoria ristrutturata.
La domenica mattina il percorso è passato da pianeggiante a collinare, il gruppo di vetture aperte ha risalito pendii assolati e ombrosi boschi, gustati tornate dopo tornante, attraversando poi Salsomaggiore e Tabiano, per terminare alla rocca medievale di Vigoleno, dichiarato uno dei cento borghi più belli d’Italia.
Dopo la visita guidata al castello, il ritrovo di primavera si è concluso con l’immancabile pranzo, durante il quale, già ripensando al weekend trascorso, ci si dà appuntamento al prossimo raduno.

Paolo Zanone

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