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REGISTRO NAZIONALE FIAT 124 SPORT SPIDER

Ultimo aggiornamento: domenica 9 giugno 2024

LE NEWS DEL REGISTRO:
articoli e diari di viaggio degli associati

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17 aprile 2009

Il Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider nel cuore d’oro della Toscana


Arezzo, città famosa per storia, arte, cultura e… lavorazione dell’oro, è stata punto di ritrovo dei partecipanti al XXXVII raduno nazione del Registro Fiat 124 Sport Spider, che si è tenuto nei giorni 3 e 4 Ottobre scorsi. La limpida e calda giornata di sole non solo ha permesso agli equipaggi giungere a luogo di ritrovo a macchina aperta, già gustando il piacere della spider ancor prima di ritrovare gli amici, ma anche di godere appieno dei giochi di luci ed ombre tra splendide architetture e scorci durante la visita guidata al centro storico della città, che ha visto i natali di Francesco Petrarca, Guido Monaco, Giorgio Vasari, e che è famosa anche per le opere di Piero della Francesca.

Dopo la visita ad Arezzo il raduno ha seguito un percorso assimilabile quasi una pista di prova dimostrativa di tutte le emozioni che la 124 spider può dare, tra colline ora dolci, ora ripide, ora spoglie, ora coperte da una fitta vegetazione, attraversando borghi suggestivi, con le ombre lunghe proiettate dalla luce calda di un sole che sta per tramontare, con panorami che improvvisamente si aprono agli occhi dei partecipanti, per poi sparire alla prima curva. Splendido il piacere della carezza dell’aria mite sulla pelle, del rombo del motore che sale improvvisamente di giri mentre si scalano le marce, per poi rilanciare la velocità dopo il tornante stretto, del senso sicurezza di una vettura stabile, equilibrata, ancora precisa e attuale nella guida.

A metà percorso la pausa per uno spuntino a base di specialità tipiche toscane ha soddisfatto il palato di tutti i partecipanti, generando un momento conviviale che anticipava la cena presso il ristorante a Sansepolcro.

Il mattino successivo un altro percorso da manuale dimostrativo per vetture aperte ha condotto la trentina di spider partecipanti ad Anghiari, uno dei più bei borghi d’Italia, riconosciuto come tale dal Touring Club che l’ha classificato con la bandiera arancione:un panorama incantevole, una cura esemplare delle case e delle strade, tanta storia e tradizione, non solo del periodo medievale e rinascimentale, ma anche di archeologia industriale: prova ne è stata la visita a uno stabilimento tessile con telai d’inizio ‘900 ancora in piena attività.

Tutto è poi terminato al ristorante, con pranzo nella migliore tradizione della cucina tipica toscana, dove, insieme al ricordo della manifestazione vissuta è nato il desiderio di viverne un’altra

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30 marzo 2009

ASSEMBLEA 2009 del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider


Il Registro incontra Raffaele Pinto e Arnaldo Bernacchini
Domenica 22 marzo, primavera è arrivata e le nostre spider escono dai garage pronte per il primo appuntamento ufficiale della stagione, l’Assemblea annuale del Registro, ai Laghi Curiel di Campogalliano(MO).
Una cinquantina i soci presenti da varie parti d’Italia, una decina le spider che purtroppo quest’anno sono state fermate (assurdamente!) da guardie ecologiche irremovibili, che ne hanno vietato l’entrata a ”L’Isola”, impedendo così l’esposizione di fronte al ristorante, che era una piacevole consuetudine .
L’assemblea comunque ha inizio, e dopo la presentazione del programma 2009, qualcosa si muove dalle retrovie della saletta che ci ospita, e all’improvviso ecco avanzare due personaggi, che per noi 124isti rappresentano il mito, Raffaele Pinto e Arnaldo Bernacchini.
Quest’ultimo, già nostro gradito ospite all’assemblea del 2007, ci promise un suo non lontano ritorno, ma accompagnato, disse appunto “da un carissimo amico”. Detto fatto!!!

Non c’è niente da dire, stavolta, il nostro caro Alberto, è riuscito a mantenere la sorpresa tale!!!... e che sorpresa ragazzi!!!
Davvero grande è l’emozione di avere davanti due campioni che hanno contribuito alla storia dello sport automobilistico italiano e soprattutto della 124 Spider. Ci intrattengono raccontando non solo la loro folgorante carriera, ma soprattutto storie di vera amicizia, oggi sempre più rare.
Lele Pinto arriva in Fiat nel 1971 dove trova una Squadra Corse che addirittura non disponeva di mezzi di assistenza propri, ma utilizzava furgoni dei Villaggi Vacanze Fiat. Passa da una Lancia Fulvia vettura vincente, agile e già sviluppata al massimo delle potenzialità, alla Fiat 124 Spider, poco più che stradale, al debutto nelle corse. Racconta il piacere di guidarla e vederla crescere pian piano grazie alle sue indicazioni, che venivano accolte da una squadra ben disposta e pronta a seguirle. Poi con l’intervento dell’Abarth, si crea una vettura totalmente differente nelle prestazioni e nella guida, con l’arrivo delle sospensioni indipendenti e di molti più cavalli.

Diventa Campione Europeo nel 1972 in coppia con Gino Macaluso su Fiat 124 Spider vincendo in Costa Brava, al Semperit, Polonia, Jugoslavia, il 1000 minuti e l’Adac. L’anno seguente vuole però al suo fianco l’amico Arnaldo Bernacchini il quale lascia la vincente Lancia, dove era navigatore a fianco del “Drago” Sandro Munari, per raggiungerlo sulla 124 Abarth. Assieme ottengono buoni piazzamenti, 2° posto al Rally di Costa Brava e San Martino, 4° al Semperit e 7° al Montecarlo, per poi Vincere l’anno seguente nel 1974 il Rally del Portogallo, prova valevole per il Campionato Mondiale, 2° all’Elba e 4° al Ronde Cevenole. Conclusa l’avventura in Fiat sempre assieme nel 1975 fanno ritorno in Lancia sulla Stratos e vi rimarranno fino al 1977 ottenendo ancora buoni piazzamenti.
“Erano tempi”, ricordano Pinto e Bernacchini, “in cui si correva con qualunque condizione meteorologica, di giorno e di notte. Competizioni massacranti che duravano più giorni, come il Rally di Polonia”.

Pinto ricorda che i rallysti erano rivali al volante ma animati da un grande spirito di amicizia e sportività tra di loro, qualità oggi purtroppo perse. Lo stesso spirito che hanno trasmesso a noi che ascoltavamo, un incontro emozionante ma che dava l’impressione di una chiacchierata con dei vecchi amici al bar, persone disponibili campioni nello sport ma anche nella vita.
Queste rievocazioni così vivide hanno permesso di unire le emozioni dei soci che, per l’età, le hanno vissute in prima persona o viceversa ne avevano solo letto le gesta su libri e riviste.

Pinto e Bernacchini, hanno alimentato con le loro gesta sportive e con la loro grande umanità la passione per il nostro mito, unitamente a quella dei soci del Registro che rende attuale, dinamica la nostra 124 Spider.
Graditi ospiti della giornata, oltre ai due grandi campioni, sono stati due affezionati amici del Registro : l’artista Giorgio Alisi e il segretario dell’Aisa Angelo Ruffini , con i quali i convenuti si sono potuti complimentare per l’interessante servizio, realizzato per la rivista Ruoteclassiche , dedicato al “papà” della 124 spider il designer Tom Tjaarda .
Da sottolineare l’intervento del socio Marcello Moscoloni che ha coinvolto ed emozionanto i presenti, interpretando e recitando alcuni scritti di Enzo Ferrari con grande intensità e bravura.

Queste emozioni mi accompagnano per tutto il ritorno al volante della Mitica.
Sarà forse una suggestione, un rombo cupo alle spalle mi fa pensare a quegli anni, ma guardando gli specchi retrovisori noto un punto rosso che velocemente si avvicina e mi accorgo che suggestione non è, mi sorpassa salutandomi con due colpi di clacson una rara Lamborghini Miura che mi riporta alla realtà e chiude degnamente una grande giornata.

Nico Ferro.

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30 settembre 2008

L’Italia, nel cuore


Miti giornate di fine estate, di quelle che ancora ti permettono di lasciar piacevolmente scorrere il vento tra i capelli, e gustare il dolce tepore di un sole che non scotta più; giornate nelle quali il piacere del viaggio all’aria aperta si apprezza proprio nelle ore centrali del giorno, perché verso sera, mentre le ombre si allungano e la luce che tende al giallo rende ancor più brillanti i colori di una natura che si sta avviando al cambio d’abito, la giacca va abbottonata; giornate come queste hanno accompagnato per un weekend i trenta equipaggi che si sono dati appuntamento a Città di Castello il 20 settembre scorso in occasione del XXXV Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider.

Amici che si rivedono, si ritrovano per condividere una passione, un’esperienza, attimi di vacanza che escono dai ritmi quotidiani di vita. Dopo il viaggio per raggiungere il luogo di ritrovo c’è una visita guidata alla scoperta di un’altra delle tante perle, che insieme compongono quell’opera d’arte chiamata Italia.

Poi di nuovo sulla spider, aperta, per cogliere al massimo i colori, le luci gli aromi del cuore dell’Italia, dove la città dà valore al panorama, la rocca incorona la collina, in una perfetta armonia tra ambiente naturale e insediamento umano. Le strade che dal fondovalle si arrampicano dolcemente fino alle creste sono perfette per apprezzare l’emozione che solo una vettura aperta può concedere. Le linee equilibrate, belle senza tempo, delle trenta 124 Spider, si inseriscono delicatamente nel panorama, senza violenza. Il rombo dei motori è sportivo, ma non eccessivo, coerente anch’esso con la natura del motore; non è artificialmente soffocato da silenziatori che devono camuffarne la presenza, come se fosse una vergogna da nascondere. Il motore trasforma l’energia del fuoco in movimento, dunque è in se stesso vibrazione, suono, voce da ascoltare, capire, guidare.

Una pausa per uno spuntino in un maneggio è un momento di relax in un luogo dove i cavalli non sono cavalli vapore, prima di raggiungere l’albergo sulla vetta di un colle. Più tardi la cena è a Citerna, un gioiello di borgo medievale che ci ha aperto le porte per una sfilata nel centro prima di raggiungere il raffinato ristorante con vetrata panoramica sulla valle.

Il giorno successivo ancora dolci panorami collinari nella bianca luce del mattino portano le vetture aperte dall’Umbria alla Toscana di Castiglion Fiorentino, dove ci si tuffa nuovamente nella storia e nell’arte Italiana, dagli etruschi al rinascimento, per finire un cima all’antica torre a rimirare dall’alto la città e la vallata. Infine in spider verso il pranzo di commiato, durante il quale la gioia sfuma già in nostalgia del weekend che volge a conclusione.

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1 novembre 2007

X Memorial Menabue


Sulle due sponde del grande fiume
Il X Memorial Fausto Menabue, raduno per vetture aperte organizzato dal Registro Fiat 124 Sport Spider e patrocinato dal Barchetta Club Italia, ha avuto per teatro, lo scorso 22 giugno, le rive del Po tra le province di Mantova e Reggio.
Due rive, due epoche, due club protagonisti: pur con la presenza di Alfa Romeo, Lotus, Porche, Mercedes, Volkswagen e Lancia, la maggioranza delle vetture partecipanti era infatti composta da Fiat Barchetta e 124 Spider.
Prima riva quella Mantovana, prima epoca il ‘500: luogo d’appuntamento era la Piazza d’Armi di Sabbioneta, perla del rinascimento italiano, ideata e fatta costruire da Vespasiano Gonzaga Colonna, avvalendosi della collaborazione dei più grandi architetti dell’epoca. Lì si sono incontrate le oltre cinquanta vetture iscritte.
Dopo la visita guidata alla città, dichiarata di recente “patrimonio dell’umanità” dall’UNESCO, è iniziato il percorso turistico delle vetture lungo tranquille strade ora circondate da campagna verdeggiante e fiorita, ora affiancate da placidi canali, ora flessuosamente sdraiate sopra l’argine del grande fiume che divide e unisce la terra lombarda alla terra emiliana. Fascino agreste e fascino delle vie d’acqua, con i giochi di luce, con il cielo che si riflette aprendo spazi infiniti verso il basso ed con una colonna multicolore di “barchette” che si specchia capovolta su una via impraticabile alle ruote.
L’acqua, così come la passione di Fausto, mescola, unisce, confonde le linee ed i colori di due generazioni di vetture: la 124 Spider, simbolo degli anni ‘60, e la Barchetta, simbolo degli anni ’90. Profumo d’erba e di fiori, curve dolci, borghi rilassati nella quiete domenicale delle località non assaltate dal turismo di massa, saluti della gente che sorride al variopinto corteo, ma il cielo diventa via via più velato da nubi che aumentano di spessore. L’estate non è ancora cominciata ma la pioggia dà una mattina di tregua, perfetta per raggiungere l’altra riva del Po, quella di Reggio, l’altra epoca, il ‘900: le vetture terminano il giro a Brescello, comune noto perché set cinematografico della famosa serie di film di Peppone e don Camillo, divenuto per questo meta turistica. Dopo essere sfilate per il centro, lì le vetture vengono parcheggiate e gli equipaggi possono visitare il museo, nel quale si conservano molti degli oggetti e dei veicoli usati durante le riprese insieme ad un gran numero di foto, e la chiesa, dove viene ancora conservato il crocifisso con cui don Camillo parlava.
Quando si giunge al ristorante ormai le vetture si possono specchiare anche sull’asfalto bagnato, ma sono ferme e i tetti sono già chiusi da un po’.
È il momento conviviale, al ristorante, in cui si stringono amicizie e si commentano le sensazioni e le emozioni vissute nella giornata; si riceve un orologio da viaggio ricordo della partecipazione ci si rivolge un arrivederci alla prossima edizione.
Poi i colori e le linee, insieme alle epoche, tornano a dividersi.

Paolo Zanone

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30 ottobre 2007

Padova 2007


Alla fiera di Padova
dell'Automoto d'Epoca di Ottobre, ad accogliere i 50.000 visitatori guidati dalla passione (come recitava lo slogan della fiera), c'era anche il Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider. Come sempre l' appuntamento è stato vissuto come momento di festa dai numerosi estimatori della 124 Spider e dagli amici che hanno presenziato allo stand allestito dal Registro. Lo spazio espositivo era composto da tre spider a formare il tricolore Nazionale, molto apprezzato dai visitatori. Fra i tanti anche i rappresentati del club Tedesco a di quello Francese dedicati alla fantastica spider creata da Tom Tjaarda per Pininfarina. La fiera patavina da anni è l’appuntamento nazionale più importante dove oltre ai numerosissimi appassionati si danno appuntamento club e registri, tutte le riviste del settore, importanti enti come Asi, Aavvs, Aci, Csai; senza trascurare la massiccia presenza di ricambisti e rivenditori d’auto. Questa manifestazione può essere considerata il barometro della situazione dell’ auto d’epoca in Italia e forse in Europa. Tenuto conto dei tanti stranieri presenti. I segnali sono molto positivi, è un ambiente che gode di ottima salute, grazie all’intensità degli appassionati che lo frequentano... ci auguriamo non arrivi la stupidità della politica a rovinare tutto. Un caro saluto e un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno contribuito a rendere SPECIALE la tre giorni Patavina.

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24 settembre 2007

XXXIII Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider


Oltre la linea di confine:
La calda luce delle miti giornate d’inizio autunno ha ancora una volta regalato la migliore cornice al XXXIII raduno organizzato dal Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider. Per la prima volta il luogo di ritrovo era fuori del territorio dello Stato italiano. L’appuntamento era, infatti, a S. Marino , sabato 22 Settembre. La piccola repubblica arroccata sul monte Titano, sospesa tra cielo e mare, di cui si ammira non solo il caratteristico borgo, ma anche l’incantevole panorama di dolci colline da cui bruscamente s’innalzano speroni di roccia reggenti ciascuno una rocca e linea d’orizzonte impercettibile dove il cielo sfuma nel mare.

Nella libertà della visita c’è il tempo per conoscere nuovi amici, come Vincenzo, anche lui arrivato alla guida di quella che definisce “l’automobile più bella del mondo”, con “124” scritto anche nella targa sanmarinese, e che spontaneamente ci fa da guida dentro il palazzo del governo, facendoci assaporare tutta la passione per la storia della sua terra.

Nel tepore del sole che volge al tramonto si genera il clima ideale per viaggiare con la spider. I riflessi della luce limpida sulla carrozzeria e le ombre nette evidenziano l’equilibrio di linea della vettura: le linee mai troppo tese, mai troppo curve, le bombature mai eccessive, mai scarse, la proporzione dei volumi, le cromature perfette per dare quel giusto tocco di luce in più che dà eleganza alla linea sportiva, nel più preciso rispetto delle caratteristiche della spider all’italiana.

I giochi della luce radente del tramonto danno una pennellata di magia all’atmosfera del percorso che, scendendo dalle colline ora dolcemente, ora in maniera più sinuosa, ora impegnando nella guida, ora portando l’aroma della vendemmia, conduce i partecipanti a Gatteo a Mare e poi Cesenatico attraverso il lungomare fino all’albergo .

Il mattino seguente le vetture partecipanti si sono spostate il prossimità del porto canale progettato da Leonardo da Vinci, dove ha la sua sede il Museo della Marineria, in parte all’aperto, dove le vecchie barche da pesca con le loro vele colorate, restaurate e ormeggiate in modo permanente, sono diventate il simbolo della città, in parte al coperto, dove i reperti esposti, uniti ai pregevoli supporti audiovisivi, guidano il visitatore nella storia e nella tecnica della tradizione marinara dell’alto Adriatico.

Gli equipaggi si sono diretti nuovamente verso le colline, dopo un percorso esaltato dalla bellezza della natura e con alcuni tornanti che hanno permesso di evidenziare l’indole sportiva della 124 spider, hanno raggiunto il suggestivo borgo di Montebello ,caratterizzato dall’antica rocca di origine romana, ottimamente conservata. La visita al castello (con fantasma, secondo la narrazione della leggenda locale) e un ottimo pranzo sono stati la degna conclusione di un altro splendido weekend in 124 spider.

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15 settembre 2007

IX Memorial Menabue


Con il vento tra i capelli
Ormai tradizionale incontro d’estate nel modenese tra amanti delle vetture aperte, il Memorial Fausto Menabue, organizzato dal Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider, è iniziato quest’anno rendendo onore onorando la terra dei motori. Il punto di ritrovo è stato al Museo Stanguellini, dove l’appassionata guida di Arturo Vicario, tuttora responsabile della manutenzione delle vetture storiche della Casa, ha rievocato i fasti degli anni trenta agli anni sessanta, presentando con coinvolgente entusiasmo la collezione delle vetture sport Stanguellini, di cui citava storia, piloti e aneddoti. Ha inoltre suscitato interesse anche la cornice all’esposizione, costituita da di foto, manifesti, apparecchiature, pezzi di ricambio ed utensili d’officina d’altri tempi.
Ha salutato le vetture aperte in partenza per Castelvetro Il rombo di della 1100 103 elaborata da Stanguellini che ha corso ben due Mille Miglia dei tempi eroici, ora di proprietà di Alessandro Rasponi, giovane pittore e scultore, autore del quadretto ricevuto da ciascun equipaggio in ricordo della manifestazione.
Uscite in breve dalle strade cittadine, le vetture partecipanti hanno imboccato strade ben più consone al piacere di guida dato dalle vetture aperte, raggiungendo l’amena località sulle colline modenesi famosa non solo per il mitico lambrusco Grasparossa, ma anche per il centro medievale con scacchiera nella piazza dove ogni due anni si tiene la partita a dama con personaggi viventi. Oltre allo splendido panorama di cui si gode dalla piazza, ha suscitato meraviglia il museo dei costumi storici utilizzati per il gioco e per le rievocazioni, belli a tal punto da essere stati premiati durante manifestazioni nazionali e internazionali.
Uno spuntino di ristoro, e via nuovamente per la parte più avvincente del giro: un percorso tutto collinare, tra dorsi e valli, prati e boschi, profumi e suoni, luci ed ombre di splendida giornata di sole. Percorso non tanto tortuoso da stancare né tanto dritto da assopire, perfetto per assaporare al meglio le emozioni che la 124 spider e le vetture aperte in genere sanno dare: un mix di natura e sportività, libertà e potenza, forza e dolcezza.
Il rombo del motore mentre si scala la marcia prima del tornante e durante la successiva accelerazione; il vento tra il capelli sempre più forte mentre la velocità aumenta; il panorama che ora scorre veloce, ora lento, in una mutazione continua di forme e colori; il profumo dei fiori, del fieno, del mais; il canto degli uccelli: sono vibrazioni, suoni, immagini, odori, sensazioni che si trasformano in emozioni grazie ad una vettura aperta.
Un giornata condivisa dagli equipaggi delle 124 con tutti i partecipanti, in particolar modo con quelli numerosi del Fiat Barchetta Club e del Martesana Classic Motur.
E come di regola il raduno si è concluso con un momento conviviale al ristorante con cucina tipica modenese, che ha aggiunto il piacere dei sapori delle colline e della compagnia di persone che condividono la stessa passione.

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18 maggio 2007

XXXII Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider


Soave viaggiar all’aria aperta.
Punto di ritrovo del sabato pomeriggio il castello Medievale di Soave (VR), si è svolto nel primo weekend di maggio il XXXII raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider. Dopo la visita allo storico fortilizio, piacevolmente riscaldata da uno splendido sole primaverile riapparso dopo gli acquazzoni che avevano accompagnato molti degli equipaggi durante il viaggio di avvicinamento, scoperte le vetture, è iniziato il percorso verso il cuore della Lessinia.
Le dolci colline coperte di vigneti prossime alla pianura hanno lasciato via via sempre più spazio alle verdi montagne coperte di boschi e prati e prive di asperità rocciose, tipiche del Parco Naturale, mentre la trentina di vetture partecipanti salivano di quota fino a Bosco Chiesanuova, località di villeggiatura alpina, caratterizzata dalle case con tetti in lastre di pietra e dall’origine cimbra, quindi di ceppo germanico, degli abitanti.
Piacere del paesaggio e piacere della guida: la spider vittoriosa in molti rally s’inerpica agevolmente su strade tortuose, facendo apprezzare nella versione stradale tutte le sue doti di equilibrio tra elasticità di marcia e potenza del bialbero Fiat progettato dal grande Lampredi, a cui si aggiunge la particolare sensazione di spinta in accelerazione che solo la trazione posteriore è in grado di dare. Le grida di saluto e le mani alzate dei bambini che accorrevano verso il ciglio della strada appena si notavano la carovana di spider, ma anche i saluti di tanti adulti ed anziani, facevano rivivere nell’immaginazione l’emozione dei piloti in gara incitati dal pubblico. La linea ancora seducente nella suo classico equilibrio di volumi firmato Pininfarina non lasciava indifferenti gli sguardi.
Le nuvole scure presenti all’orizzonte rendevano ancora più magica l’atmosfera di luci e ombre che sempre s’apprezza quanto si viaggia a cielo aperto, lasciando ai partecipanti la sottile inquietudine della necessità di chiusura rapida dei tetti, che non s’è poi verificata: il vento tra i capelli ci ha accompagnato fin sopra le montagne. La mite temperatura della pianura lasciava sempre più spazio all’aria pungente di quota 1000, facendo apprezzare l’impianto di riscaldamento, punto di forza della 124 spider, che permette di viaggiare a macchina aperta anche in pieno inverno. Gustosa anche la pausa per un ristoro durante la salita. Prima della cena a base di specialità tipiche e con i famosi vini Soave e Valpolicella, è arrivata gradita la visita di un residente che, notate le macchine del suo cuore, va a prendere la sua 124 Abarth e corre da noi facendoci emozionare con il rombo sportivo e la curva in controsterzo.
La discesa della mattina successiva ha portato i partecipanti a visitare il suggestivo ponte della Veja, maggior ponte naturale d’Europa. Là il parcheggio era riservato alle nostre vetture che sono state disposte in semicerchio una a fianco all’altra, frontale rivolto al centro, involontariamente quasi a sfidare il carro armato residuato bellico eretto a monumento in mezzo al piazzale, attirando curiosità e domande dai turisti presenti. Poi la visita a Villa Arvedi a Grezzana, imponente costruzione seicentesca affrescata dal Dorigny, splendidamente conservata dopo essere scampata due secoli fa al rischio di essere trasformata da sontuosa dimora nobiliare in umile filanda. Solo durante il breve trasferimento da qui al ristorante di Negrar le nuvole sono riuscite a prevalere sul sole, e l’acqua ha cominciato a scendere, imponendoci la chiusura dei tetti: ormai il percorso era terminato e, seduti a pranzo, il pensiero era rivolto alle emozioni regalateci ancora una volta dalla macchina della nostra passione.

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31 ottobre 2006

XXXI Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider


Cronaca di un Raduno di auto... e non solo
Si è svolto tra le verdi colline dell’Umbria il XXXI Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider nei giorni 23 e 24 Settembre. Appuntamento a Torgiano e, dopo i preliminari, si è iniziato con il programma culturale che da sempre è presente nei raduni di questo sodalizio. Passione per i motori, amore per la 124 spider e interesse per la scoperta culturale di una Italia “minore” sono il giusto cocktail che unisce gli iscritti di questo club a cui si aggiunge il piacere di ritrovarsi con amici provenienti da tutta Italia per vivere insieme cultura e sapori caratteristici dei territori in cui si svolgono i raduni.
“Torgiano, città del vino e dell’arte”. Così recita lo slogan della cittadina e la sintesi più adeguata di tutto questo è rappresentata dal famoso Museo del Vino nel quale, attraverso numerose testimonianze di carattere archeologico, ceramico, incisorio e bibliografico si può ripercorrere nel tempo la cultura del vino e riscoprire così gli utensili e le tecniche di questa antica tradizione di viticoltura e di vinificazione.
Poi tutti in macchina per attraversare questa meravigliosa regione, colline, saliscendi, curve e tornanti che hanno esaltato le caratteristiche della 124 Spider. Deruta, Castelleone, Casalalta, Gualdo Cattaneo e infine Ponte di Ferro dove, al Centro Acquarossa, abbiamo visitato il Museo del Trattore Agricolo. Modelli provenienti da tutto il mondo, tutti funzionanti a testimoniare la passione, la tradizione e l’amore per questi mezzi di chi con il trattore ha lavorato per tutta la vita.
Il centro Acquarossa sorge dove un tempo c’era una miniera di lignite ed oggi l’azienda agricola è famosa per la produzione di lenticchie che, ricche di ferro, possono essere coltivate senza l’uso di antiparassitari. Ma la cosa più sorprendente è l’aviosuperficie incastonata tra le colline del Sagrantino a coronamento della passione per i motori di chi ha pensato e progettato il recupero ambientale di questo posto così particolare.
La prima giornata è terminata sulle rive del Lago di Corbara per un giusto e tranquillo riposo con cena caratteristica e rilassante silenzio.
Il sole ed il bel tempo ci hanno accompagnato anche il secondo giorno, altre strade, altre colline altre curve, altri luoghi da scoprire.
Monte Castello di Vibio, arroccato su una collina ci accoglie con simpatia ed ospitalità straordinarie. La carovana di 124 spider è un avvenimento per il paese e loro, la gente e le autorità, sono una sorpresa per noi. Il presidente della società del Teatro della Concordia ci accompagna nella visita del più piccolo teatro del mondo. Una bomboniera di 99 posti distribuiti tra la platea e due ordini di palchi. Tutto funzionante ed un cartellone di spettacoli che dimostra la vitalità e l’orgoglio di questa gente. Inimmaginabile! Il sindaco ci accompagna poi per un giro turistico del paese spigandoci ogni dettaglio con pazienza e cortesia mentre le 124 spider, posteggiate nelle strette stradine del paese facevano da contrasto ai muri in pietra e all’atmosfera medievale del luogo.
Altra strada, altre colline poi San Venanzo ed ancora sorprese: Museo di Vulcanologia, no, non siamo a Stromboli o sull’Etna o sul Vesuvio ma questo paese sorge sul bordo di uno dei tre vulcani che un tempo furono attivi e che hanno lasciato tracce e testimonianze tali da permettere l’allestimento di un museo e di un percorso all’aperto realizzato su una colata di “Venanzite” che rappresenta una estensione del museo stesso. La competenza degli accompagnatori ed il saluto del sindaco hanno impreziosito anche questa visita.
Ancora in auto fino a Poggio Spaccato dove si è concluso il nostro XXXI Raduno, un mix di motori, cultura e scoperta di gusti e tradizioni in stretto contatto con la gente del luogo che abbiamo trovato ospitale e gentile.
I soci del Registro Nazionale 124 Sport Spider si sono fatti apprezzare anche questa volta per l’interesse, la puntualità e la disciplina dimostrate e le loro vetture per l’intramontabile fascino e bellezza.

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30 ottobre 2006

Fiera dell'Auto Moto d'Epoca 2006


Il Registro ha ottenuto un grande successo alla Fiera dell'Auto Moto d'Epoca di Padova tenutasi ad ottobre esponendo, oltre ad una stupenda 124 spider europa, la Corvette Rondine Pininfarina del 1963; prototipo disegnato da Tom Tjaarda alla quale si ispirerà più tardi per disegnare la Fiat 124 spider.

La Rondine ci è stata gentilmente concessa dalla Pininfarina SpA .Ospite graditissimo allo Stand è stato il grande Tom Tjaarda che si è intrattenuto cordialmente con i numerosi visitatori.

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20 aprile 2006

Il registro FIAT 124 Sport Spider ha incontrato il Barchetta Club Italia


Il Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider ed il barchetta Club Italia si sono incontrati per la prima volta domenica 2 luglio, con un percorso attraverso i colli modenesi e soste in luoghi poco conosciuti ed estremamente caratteristici. Nato dall’incontro di due sodalizi che hanno in comune la passione delle spider, dell’aria aperta, del vivere la vita all’insegna dell’amicizia, sponsorizzato dalla Rivista trimestrale GRANTURISMO www.granturismonline.it che li segue con attenzione e simpatia, il raduno ha dato la possibilità di conoscere il passato ed il presente delle spider di casa Fiat.
Due personaggi che tanto hanno dato – e danno – al mondo dell’automobile hanno contribuito a rendere ulteriormente carismatico il raduno, dando un segno tangibile di come la passione per le auto del passato e del presente attirino tante simpatie e continuo interesse: il disegnatore della 124 Sport Spider (ma non solo!) Tom Tjaarda e Giorgio Alisi, che ancora oggi prepara tavole di auto di un certo spessore.
Ed è stato condiviso con loro soprattutto il ricordo di Fausto Menabue, giovane socio del Registro, che partecipava ai raduni con una barchetta (quando ancora il barchetta Club Italia non esisteva), tragicamente scomparso nel 1998. Nel mese di luglio di ogni anno, i soci del Registro della Fiat 124 Spider lo ricordano con un Memorial a lui dedicato e che, proprio quest’anno, ha dato l’ispirazione per l’incontro tra le due associazioni.

L’appuntamento per le oltre 40 spider provenienti da tutta Italia a Castelvetro (MO) alle ore 9,00 di un caldo luglio nella centrale Piazza Roma (di fronte al municipio, nel borgo vecchio). Ad attirare l’attenzione dei radunisti, oltre alla bellezza delle colline sulle quali sorge il Comune di Castelvetro, è stato l'interesse storico per il borgo antico e per il castello di Levizzano. Da qui la partenza per un tragitto di circa 40 km: un percorso appositamente studiato per assaporare il piacere del viaggiare in spider, intervallato da due soste, al Castello di Vignola ed al Parco Naturale dei Sassi di Roccamalatina. Le due soste non sono state scelte a caso, traspirando i due luoghi una storia dalle profonde tradizioni, che ha catturato l’interesse dei tanti partecipanti.

Dopo la visita al parco, attraverso il verde delle colline dell’Appennino Modenese, il lungo serpentone composto da 124 Sport Spider, barchetta, ma anche da un Maggiolone cabrio, una MG-A, una BMW Z-1, una Lotus Elise, una Ritmo Cabrio, attraversando le località di Vignola e Guiglia, piccolo borgo che fa della qualità della vita la sua arma per attirare sempre più visitatori, ha raggiunto Zocca e l’agriturismo “Ca Monduzzi”. Qui il presidente del Registro Nazionale 124 Sport Spider, Alberto Brancolini, dopo un breve discorso non privo di emozioni, ha donato a tutti i partecipanti un ricordo della manifestazione promettendo, in un tutt’uno con il Direttivo del barchetta Club Italia, di ripetere tale, felice esperienza.

Il ricordo del presente rende immortale il passato
Alessandro Nunziata ( Barchetta Club Italia)

Ringraziamo vivamente i soci del club barchetta Italia
oltre alla loro squisita compagnia durante il raduno, per l'articolo e
le belle foto che qua pubblichiamo, inoltre sul loro sito possono essere visionate ulteriori foto

www.barchetta.it

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15 aprile 2006

XXX Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider


Cornice regale e momento di cultura automobilistica con ospiti d’eccezione all’interno del 30° Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider rendono omaggio ai quarant’anni della più nota tra le vetture sportive di Fiat e Pininfarina, presentata al Salone di Torino nel 1966.
Sabato 20 maggio, infatti oltre 50 vetture sono state esposte nel cortile d’onore della Palazzina di caccia di Stupinigi, la settecentesca reggia di campagna dei Savoia, utilizzata come luogo di partenza e d’arrivo delle battute di caccia dei sovrani. Dopo la visita guidata al palazzo, il percorso del raduno ha portato le vetture aperte al castello di Rivoli, alla Sacra di S. Michele e al colle Braida, per poi pernottare a Giaveno.
Il giorno successivo presso l’auditorium del Museo dell’Automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia” di Torino si è invece tenuto il momento culturale con la tavola rotonda dal titolo “Fiat 124 Sport Spider: 40 anni tra attualità e storia”, organizzato in collaborazione da AISA (Associazione Italiana per la storia dell’Automobile), Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider e Museo dell’Automobile stesso. Un’attenta platea costituita in gran parte dai partecipanti al raduno, ha potuto così ascoltare inedite testimonianze sulla nascita e sullo sviluppo della 124 Spider portate da prestigiose personalità del mondo dell’automobile.
Dopo le parole di accoglienza da parte del direttore del museo cav. Gaffino Rossi ed il saluto di Alberto Brancolini presidente del “Registro”, la tavola rotonda è iniziata con l’introduzione del presidente dell’AISA ing. Lorenzo Boscarelli, che, dopo aver inquadrato il momento storico della Fiat ed il panorama automobilistico italiano in cui si inseriva la 124 Spider, ricorda l’innovazione tecnologica del bialbero Fiat, primo motore con comando della distribuzione tramite cinghia dentata, progettato dall’ing. Aurelio Lampredi.
L’architetto Tom Tjaarda, autore del design, rievoca la genesi del progetto, ispirato nella fiancata e nella parte posteriore alla sua precedente “Corvette Rondine” del ’63, ma con la difficoltà di dover ridisegnare l’intero frontale ex-novo, a causa delle minori dimensioni e diverse proporzioni dei volumi della spider Fiat.
Dino Manuello, già responsabile dei metodi di produzione della Pininfarina, dà una descrizione dettagliata del ciclo produttivo, con l’evoluzione dal montaggio manuale all’utilizzo di robot, imposto anche dalle richieste della Fiat di raddoppiare la produzione per soddisfare le esigenze di mercato. Racconta che i primi anni la carrozzeria assemblata era spedita al Lingotto per il montaggio degli organi meccanici, mentre successivamente la vettura fu completata interamente in Pininfarina. Cita la particolarità del parabrezza con montanti imbullonati alla carrozzeria, che, unico esempio, veniva installato alla fine della linea di montaggio, permettendo il perfetto allineamento con il tettuccio in tela e la conseguente tenuta dell’acqua.
L’ing. Lorenzo Ramaciotti, già capo designer della Pininfarina, sottolinea alcune peculiarità della linea, quali il vetro laterale discendente fissato al tetto in tela, che dà luminosità e leggerezza di linea a vettura chiusa più di qualsiasi altra spider, o i tagli ovali del frontale entro cui sono inseriti i proiettori, che si armonizzano con le linee tese della coda. Un design tanto riuscito che è rimasto sostanzialmente invariato durante tutto il ventennio di produzione, eccetto che per i minimi adeguamenti imposti dagli aumenti di cilindrata e dalle normative di sicurezza, e porta il paragone della coetanea Alfa Romeo Duetto, oggetto di più restyling. Ricorda il successo commerciale della vettura, costruita in oltre 200.000 unità, la più prodotta nella storia della Pininfarina, ed il modello Fiat più venduto negli USA. Stupisce i presenti facendo presente che il modello è sopravvissuto all’erede designata. Come infatti la X1/9 sostituì la vecchia 850 spider, così la Lancia Beta Montecarlo Spider doveva sostituire la vecchia 124, ma il mercato volle che uscisse di produzione per prima la bella Lancia.
L’evoluzione sportiva è stata descritta da Giorgio Pianta, collaudatore e pilota Abarth, che vissuto la trasformazione della vettura in macchina vincente, capace di tempi eccezionali, al cui comportamento il pilota doveva essere educato per poterne sfruttare appieno le doti, e che confida il rimpianto per un titolo mondiale sfuggito per un soffio, per ordini aziendali e a beneficio della Lancia, che doveva essere promossa come volumi di vendite. Il pilota Arnaldo Bernacchini ha infine raccontato i suoi entusiasmanti rally europei al volante della versione Abarth.
La sensibilità artistica del pittore e illustratore Giorgio Alisi ha dato la pennellata di colore alla mattinata non solo con il disegno, stampato a tiratura limitata di 100 copie, destinato a diventare l’emblema dei quarant’anni della 124 spider, ma anche con il suo intervento che ha evocato le emozioni dei rally e l’effetto dinamico del design stesso, caratterizzato dalla forma delle pinne posteriori che richiamano il distacco di vortici d’aria in velocità.
Dopo il pranzo all’interno del museo, il raduno è proseguito con la salita sulla ex pista di prova sul tetto del Lingotto, dove i collaudatori hanno girato con le prime 124 Spider quando ancora venivano completate in Fiat. Grandissima è stata l’emozione degli intervenuti nell’imboccare la mitica rampa d’accesso alla pista con un bellissimo corteo festante e colorato. Laborioso e divertente l’allineamento delle vetture per la foto ricordo. La vista alla pinacoteca Gianni e Marella Agnelli, ha concluso degnamente la giornata.
Le intensità dell’emozioni vissute in questi due giorni hanno dimostrato che la Fiat 124 spider ha sì un glorioso passato ma soprattutto ha, davanti a se, un grande futuro .

Alberto Brancolini
 

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15 marzo 2006

Quarantanni e non sentirli!


Centoventiquattro spider, ma non solo.
Bensì cultura automobilistica a 360°, il nuovo e il classico insieme sull’onda delle emozioni. 
In sintesi è ciò che è emerso domenica 4 marzo a Modena, durante l’Assemblea annuale del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider, ricordando il quindicesimo anniversario della fondazione dell’associazione.
Sono stati 15 anni passati veloci come giorni, intensi, carichi di emozioni e passione, tutt’altro che sopite.
Come consuetudine durante l’Assemblea è stato presentato il programma per l’anno in corso.
Si tratta di un anno particolarmente importante in quanto cade il quarantesimo anniversario della creazione della Fiat 124 spider, presentata per l’appunto al salone di Torino nel 1966, da allora… non ha mai smesso di piacere!
Il Registro intende festeggiare degnamente questa importante ricorrenza. 
Un grande riconoscimento la Fiat 124 spider e la nostra associazione l’hanno già ottenuta il 18 e 19 marzo scorsi, con l’invito, cui hanno partecipato una delegazione di 4 spider rappresentative di tutte la produzione, al VII Concorso d’Eleganza di Salvarola Terme – Modena, dedicato principalmente alle vetture Pininfarina.
Il momento più significativo sarà il XXX Raduno Nazionale del Registro che si terrà a Torino il 20 – 21 maggio, per l’occasione gli spideristi saranno ricevuti presso il Centro Stile Pininfarina a Cambiano dove in collaborazione con l’AISA ( Associazione Italiana della Storia dell’Automobile) si terrà una tavola rotonda a cui parteciperanno tutti coloro che hanno contribuito alla creazione della Fiat 124 spider e al suo mito.
All’Assemblea è intervenuto anche il grande artista Giorgio Alisi, storico illustratore di Quattroruote, che oltre a mostrare una retrospettiva delle sue opere ha presentato in anteprima il logo che celebra il quarantesimo anniversario, da lui stesso realizzato.
Alla fine di giugno il Registro organizzerà l’VIII Memorial Fausto Menabue, raduno aperto a tutti i modelli di spider, che di anno in anno raccoglie sempre più estimatori.
In settembre l’appuntamento con il XXXI Raduno Nazionale sarà in Umbria.
Come consuetudine l’annata si concluderà con la partecipazione alla Fiera di Padova.

Alberto Brancolini.

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15 settembre 2005

Il Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider ospite delle Officine Alfieri Maserati


Sabato 8 ottobre, i soci del Registro nazionale Fiat 124 Sport Spider hanno avuto il piacere di essere ospitati dalla Maserati. Nonostante le pessime condizioni atmosferiche erano presenti 35 equipaggi con altrettante spider, provenienti dalle più svariate regioni italiane, concretizzando il detto “ La classe non è acqua!”.

Giunti in parata e schierate le vetture nel giardino interno del famoso stabilimento Maserati di via Ciro Menotti, siamo stati accolti nel nuovo showroom progettato dal celebre architetto Ron Arad. I nostri accompagnatori (Giorgio Manicardi, Francesca Stradi e Beppe di Coste) ci hanno spiegato che lo showroom fa parte del nuovo centro direzionale Maserati, sorto negli ultimi anni sotto la guida rinnovatrice della Ferrari. Si parla di investimenti cospicui (circa 400 milioni di euro) fondamentali per rilanciare la produzione e l’organizzazione del Tridente (4800 vetture vendute nel 2004 in 47 mercati mondiali). Data un’occhiata alle vetture esposte, Coupé Cambiocorsa, Gransport e Quattroporte (tutti modelli al momento in produzione), abbiamo scoperto una favolosa MC12. Un’incredibile fuoriserie prodotta in soli 50 esemplari, realizzata con l’intento di rilanciare la Maserati sui campi di gara, lì dove in un glorioso passato risultò imbattibile. E con questa elegante e potente vettura è stato vinto il campionato Fia GT 2005 tutt’ora in corso di svolgimento.

Ci siamo poi spostati nel cuore della produzione di queste favolose granturismo, negli stessi edifici costruiti nel 1939, dove oggi prendono forma questi autentici sogni su ruote, grazie al lavoro esperto esclusivamente manuale di tecnici specializzati. Accanto all’area adibita allo smistamento delle componenti che giungono dai fornitori d’eccellenza Maserati (ricordiamo che la Ferrari stessa assiste questa produzione) appaiono come d’incanto le due linee produttive. Una esclusiva per la nuova Quattroporte, l’altra dedicata ai restanti modelli. Al momento la produzione si attesta su circa 30 vetture al giorno, di cui 20 berline e 10 coupé. Tutte le vetture prodotte presentano un alto grado di personalizzazione, in base alle specifiche richieste della fortunata clientela. È facile notare come ogni singola granturismo presenti lussuose sfumature differenti attinte dal vasto catalogo “Officine Alfieri Maserati”, un programma che permette di ottenere infinite combinazioni di allestimenti e finiture.

La lastratura viene fatta dalla ITCA (Industria Torinese Carrozzeria Auto), nel rispetto dei più alti standard qualitativi per vetture di pregio come queste, mentre le vernici vengono applicate nel modernissimo Impianto di Verniciatura nello stabilimento Ferrari a Maranello.
Il corpo vettura viene allestito seguendo un percorso di 26 stazioni, sorretto da un gancio automotore che lo accompagna lungo il processo produttivo. I motori nascono nella nuova Meccanica Ferrari e montati nell’area Montaggio Motori dove vengono garantite le stesse cure riservate ai propulsori delle Rosse. Il V8 4200 Maserati (295 kW) viene poi verificato e sottoposto a collaudo nelle sale prova nello stabilimento di Modena. Il test consta in una fase iniziale di riscaldamento e preparazione alle verifiche prestazionali, quindi si passa alla curva di coppia, ovvero alla fase finale che precede la delibera, per un tempo complessivo di circa un’ora.

Il passaggio successivo l’assemblaggio vettura consiste in una verifica generale, questo significa che viene eseguito il setting meccanico delle componenti, la prova al banco dinamometrico e la prova idrica. In seguito le vetture vengono preparate per il collaudo in strada, svolto in condizioni del tutto simili all’utilizzo reale da parte della esigente clientela. In circa 100km di percorso stradale si verificano le qualità dinamiche della vettura a garanzia degli elevati standard adottati. Maserati garantisce la propria produzione per tre anni a chilometraggio illimitato, che diventano quattro anni e 50000 miglia nel mercato di punta mondiale, quello nord americano, con quasi il 40% della quota di mercato.

La visita si conclude in un ambiente molto particolare, l’area Finizione Prodotto. Un luogo che ricorda una clinica asettica, dove i preziosi gioielli Maserati, concluso il test su strada, trovano ricovero. La pulizia e l’ordine regnano sovrani, sovrastati da un silenzio solenne, interrotto solo dal ticchettio dei martellini utilizzati per il recupero dei bolli. L’arte degli antichi battilastra rivive in queste straordinarie operazioni impercettibili e accurate. Le vetture sono pronte. Vengono ricoperte con speciali pellicole protettive quasi come fossero dei grossi regali in attesa di realizzare il sogno di un fortunato non più bambino.
Lo stabilimento Maserati è ciò che più si avvicina alla fabbrica dei sogni. In un contesto così unico nascono realizzazioni vanto del nostro paese in tutto il mondo, e allo stesso tempo chi vi lavora trova un ambiente confortevole e attento alle proprie esigenze, attestato da riconoscimenti d’alto livello (Migliore ambiente di lavoro in Italia 2002).

Il presente strizza l’occhio al futuro. L’attuale collaborazione tecnica e commerciale con Alfa Romeo, rivolta soprattutto ai grandi mercati internazionali, porta a pensare alla creazione di un polo per la realizzazione di esclusive vetture sportive. Il connubio può risultare sicuramente vincente se i due gloriosi marchi sapranno conservare la loro innata identità sportiva, nel rispetto del loro leggendario passato, ma con un’irrefrenabile spinta verso l’innovazione e il miglioramento.
Al termine della visita tutti i soci erano entusiasti per l’esperienza appena fatta grazie alla ospitalità della Maserati e delle sue guide estremamente competenti, coinvolgenti.

Dopo un ottimo pranzo, presso il Ristorante Zoello di Castelvetro, a tutti i soci è stata consegnata una targa ricordo per suggellare l’importante giornata.
Che è terminata nel pomeriggio con la visita della Mostra dedicata a Manuel Fangio, ospitata nel centro storico di Modena, presso le suggestive strutture dell’ex Manifatture Tabacchi. Ad attenderci un cicerone d’eccezione : il Dr. Adolfo Orsi, storico dell’automobile, discendente della famiglia che dal 1938 al 1968 è stata proprietaria della Maserati, nonché curatore della Mostra. Orsi con eloquenza chiara e appassionata ci avvince raccontandoci le fasi principali della vita e della carriera del grande campione, oltre ad intrattenersi amabilmente con i soci che gli rivolgono parecchie domande. La mostra è benfatta, in un allestimento suggestivo, racconta in maniera completa la vita e la carriera del grande campione argentino che ha legato in maniera indissolubile la sua carriera con Modena, avendo corso e vinto con Maserati e Ferrari, mantenendo un ottimo rapporto con la famiglia Orsi e Stanguellini ( la terza famiglia “da corsa” di Modena).
Erano presenti tutte le 5 vetture con cui Fangio vinse altrettanto campionati del mondo di Formula Uno, oltre a due Chevrolet master coupè, da lui guidate fra il 1939 e il 1940, agli esordi della carriera, nelle corse sudamericane; provenienti insieme ad altro materiale fotografico dal Museo argentino di Balcarce, città natale di Fangio.

Anche questa fantastica giornata targata Registro Nazionale Fiat 124 sport spider è giunta al termine. Appagati ma non sazi ci siamo salutati dandoci appuntamento alla prossima avventura.

Alberto Brancolini

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4 luglio 2005

Memorial Fausto Menabue, Posti al Sole


La vettura aperta: non un mezzo di locomozione ma uno stile di vita, un modo di porsi nei confronti del mondo, aperti a ricevere e a dare, privi di barriere. Questo è l’elemento comune di chi ama viaggiare in spider e cabriolet, questo fa nascere immediatamente rapporti amichevoli quando ci si incontra, ogni volta che si sta assieme: come nella commedia dell’arte, una traccia che si ripete sempre simile e mai la stessa. Così anche nell’ultimo nostro incontro, domenica 4 luglio, è nato il clima conviviale che unisce vecchi e nuovi amici, secondo proprio lo spirito trasmessoci dal nostro amico Fausto Menabue, il cui ricordo, con la sua Barchetta blu, è sempre presente in noi. Se poi la cornice dell’incontro è una limpida giornata di sole, la piazza di Castelvetro, borgo medievale e patria del lambrusco grasparossa, e poi le panoramiche strade che s’inerpicano sulle colline modenesi, il gioco è quasi fatto. Si aggiunge una tappa alla rinnovata Galleria Ferrari, dove si può ora compiere un viaggio nell’evoluzione tecnica della formula1, non solo attraverso le vetture esposte, ma anche i motori, i cambi e tutti i particolari esposti in ordine cronologico e con le caratteristiche tecniche, senza però trascurare i modelli stradali classici e le ultime evolute vetture prodotte. Mettiamoci pure un sostanzioso rinfresco a metà mattina e come meta fissiamo la Balugola, uno tra i più caratteristici ristoranti della zona, cibi e bevande tipici - immancabili gnocchi e tigelle - e un ricordo della manifestazione: la giornata è pressoché perfetta. Un trentina di vetture aperte di tutte le marche, con prevedibile prevalenza di 124, hanno preso parte al Memorial Fausto Menabue, organizzato come tutti gli anni dal Registro Fiat 124 Sport Spider; una sessantina di persone si sono festosamente salutate al termine giornata con l’ormai classico “alla prossima!”

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10 giugno 2005

XXIX Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider. In viaggio con Papà


Quale titolo meglio si addice al nostro ultimo raduno se non quello del celebre film con i grandi Sordi e Verdone protagonisti? E' quanto, infatti e' successo per la prima volta durante il giro compiuto nel pomeriggio assolato del primo sabato di giugno: una quarantina di spider capitanate nientemeno che da Tom Tjaarda, il loro designer, hanno compiuto il percorso tra Villafranca 
e Castiglione delle Stiviere, con tappa a Solferino per una doverosa pausa di ristoro.

Punto di ritrovo era il museo Nicolis, collezione privata d’auto, moto, biciclette, strumenti musicali, e tanto altro, trasformata con gran passione dallo stesso collezionista in uno straordinario museo. Nessuna mummia, ma tanti veicoli, ora impeccabilmente restaurati, ora conservati, tutti perfettamente efficienti. Poi ordine, organizzazione, cortesia, preparazione, entusiasmo, appassionano il visitatore. La nostra guida, Sara, che ha assorbito la passione trasmessa dal sig. Nicolis, ha presentato uno ad uno i pezzi più significativi del museo, a partire dal motore a scoppio "Pia", primo realizzato da Enrico Bernardi per la macchina per cucire di sua figlia nel 1882, fino alla Lancia Astura avente carrozzeria aerodinamica ispirata a studi di Leonardo da Vinci, con la quale Villoresi avrebbe dovuto correre la Mille Miglia del 1938, se non fosse stata danneggiata da un incidente durante le prove.
Dopo il briefing nella sala conferenze dello stesso museo, durante il quale il papà della 124 spider si e' messo a disposizione dei presenti per rispondere a domande e dare spiegazioni sulla nascita del progetto, lo stesso Tom Tjaarda, mischiato tra noi, ha seguito con interesse la visita al museo, prima di salire sulla vettura di testa del gruppo nel percorso collinare snodato tra borghi antichi che ci ha portato verso l'albergo. 
Un tuffo nel passato non solo automobilistico e architettonico, ma anche storico, perché siamo passati sui luoghi teatro d'importanti battaglie della seconda guerra d'indipendenza.
Quale riconoscimento dovremmo noi attribuire a colui che, con la sua opera di quarant'anni fa, ci ha dato l'opportunità' d'incontrarci, di far nascere amicizie, condivisione, divertimenti? Se la 124 avesse un diverso aspetto, l'avremmo ugualmente comprata? Avremmo gustato il viaggio con i cinque sensi? Perché noi il viaggio lo assaporiamo attraverso le immagini, attraverso 
i suoni di ciò che ci circonda, dal rombo del motore al fruscio del vento, dal canto degli uccelli alle urla dei bambini, attraverso il tatto, con il calore del sole ed il fresco dell'ombra, con il vento che ci scompiglia i capelli, s’infila nelle maniche e ci accarezza la pelle, facendoci percepire le minime variazioni di temperatura e d’umidità dell'aria, attraverso l'odorato, con il profumo dei fiori, l'odore dell'erba tagliata, l'aroma del pane fresco davanti alle panetterie, attraverso il sapore talvolta della polvere, ma soprattutto dei cibi tipici che ci fermiamo a gustare nei nostri percorsi aperti al mondo, al variabile, al nuovo, istante per istante.
Se non ci fossimo innamorati della 124 spider, avremmo mai provato queste emozioni?

Qualche giorno fa, durante un occasionale tragitto in metropolitana, mi sono reso conto che stavo viaggiando in modo completamente opposto alla spider: il mondo sparisce non appena entro in stazione, poi il buio..., finché non esco in un altro luogo; la durata del viaggio e' un tempo senza spazio.
Fieri, dunque, di far provare le stesse emozioni nostre a chi ci ha creato lo strumento per viverle.
Grati per quello che inconsapevolmente quarant'anni fa Tom Tjaarda ha fatto per noi.
Affascinati dalla sua personalità umile e cordiale, semplice e disponibile, che infonde il piacere della compagnia.
Sapore motoristico abbiamo trovato anche al ristorante dell'albergo Belvedere: quadri e foto di Ferrari, Ducati vera esposta nella sala, albergatore appassionatissimo.
Peccato che il giorno successivo il nostro Designer (la "D" e' volutamente maiuscola) fosse impegnato in una gara di aeromodelli, suo grande hobby, e non abbia potuto stare con noi per la visita alla torre di S. Martino della Battaglia, eretta verso la fine dell'ottocento a celebrazione di Vittorio Emanuele II primo re d'Italia, dalla quale si gode anche di un ottimo panorama 
sul lago di Garda, e poi nella tappa all'azienda vinicola Dondini, dove, durante un piccolo rinfresco, abbiamo degustato (e fatto anche scorta) di ottimo vino, prima di dirigerci a Cavriana dove abbiamo pranzato al ristorante Antico Borgo.

Due giornate trascorse nella nostra classica atmosfera amichevole e cordiale, con un ospite d'eccezione, ma anche con una vettura d'eccezione, l'aggressiva 124 Abarth vincitrice del rally del Portogallo nel 1975, appartenente al nostro amico e socio Alessandro Pennati Belluschi.
Un motore a 16 valvole il cui ruggito faceva correre i brividi lungo la schiena e venire la pelle d'oca.
Un altro weekend indimenticabile.

Paolo Zanone

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15 aprile 2005

Le 124 Sport Spider al 7° Concours d’Elegance di Salvarola Terme


Nella Piazza Grande di Modena, gremita di gente ed illuminata dalla luce del tramonto la voce amplificata dello speaker annuncia: 
“Per la categoria Auto Pininfarina, Classe 124 Spider viene premiata la 124 Spider 1400 1^ serie del 1967 del signor Alberto Brancolini!” 
Dal centro della piazza l’auto verde di Alberto si muove e raggiunge la pedana di premiazione. Alberto scende dall’auto scoperta e riceve la coppa del vincitore dal Presidente dell’ACI e da Tom Tjaarda. 
Non è un sogno, stiamo assistendo alle premiazioni del 7° Concours d’Elegance, Trofeo Salvarola Terme. Al centro della piazza transennata le vetture partecipanti, le vincitrici delle varie categorie sfilano sulla pedana di premiazione. 
Ci sono auto incredibili da una Bianchi S5 1300 Monza del 1930 alla Lancia Astura Cabrio del 1938, all’Aston Martin DB4 Vantage del 1962, alla Lancia Aurelia B50 Cabriolet del 1950, alla Macerati A6GCS Berlinetta Pinin Farina del 1954 con i suoi scarichi laterali ed un rombo impressionante. L’Alfa Romeo 2500 Cabriolet S del 1947, la Lamborghini Miura P400 del 1968, la Lancia Aurelia B24 Spider del 1955 poi tante Ferrari: la 365 Daytona del 1970, la 250 GT Competizione del 1956, la 330 GT del 1964. Senza dimenticare le auto fuori concorso quali il prototipo di stile “Rossa”, Concept Car of the Year 2000, spider biposto della Pininfarina su meccanica Ferrari e l’ultima nata di Maranello, la nuovissima Ferrari 599 GTB Fiorano, presentata per la prima volta al pubblico in questa occasione.
Tra tutte queste auto c’erano anche le nostre 124 Spider: la 1400 verde del 1967, la 1600 rossa del 1973, l’Abarth 1800 azzurra e nera del 1973 e la Spidereuropa nera del 1983 che non hanno sfigurato in mezzo a tanti mostri sacri della storia dell’automobilismo. 
Il raduno era cominciato bene al venerdì sera con le tigelle, lo gnocco fritto ed i salumi emiliani, il tutto innaffiato in abbondanza da un ottimo Lambrusco, così per vincere l’emozione di partecipare a si tanto importante manifestazione. 
Sabato mattina il primo contatto con i mostri sacri è avvenuto nella piazza del Palazzo Ducale di Sassuolo dove, sfacciatamente, abbiamo posteggiato proprio di fianco all’ingresso. E’ andata bene, le nostre auto reggevano alla concorrenza, piacevano! 
Poi tutti alla Ferrari, si a visitare gli stabilimenti ed il museo Ferrari. Anche noi con le nostre vetture abbiamo varcato quel mitico cancello. Cavallino rampante all’ingresso, scritta gialla a caratteri cubitali “FERRARI”, entriamo ed è subito magia. 
Tutto perfetto, l’accoglienza le prime spiegazioni poi il contatto con le auto in produzione lungo la catena di montaggio, i dettagli, i colori l’odore e l’atmosfera che si respirava erano inebrianti. Orgogliosi di esserci abbiamo potuto ammirare i nuovi metodi di produzione, la nuova filosofia organizzativa, i robot che lavoravano all’assemblaggio dei motori in un padiglione illuminato con lue naturale e, di tanto in tanto, l’incontro con vetture in prova lungo i viali dello stabilimento o con quelle del passato lasciate in mostra ad ingentilire gli ambienti di lavoro così come le isole verdi per le brevi pause rilassanti degli addetti Una filosofia nuova, coinvolgente che spiega l’entusiasmo e l’orgoglio di chi lavora alla Ferrari. Lo si sentiva anche dalla partecipazione di chi ci accompagnava e si trasmetteva a noi stessi. 
Poi il museo, una “full immersion” nel mondo Ferrari, le auto di tutta la storia di questo orgoglio nazionale, auto da competizione, gran turismo, prototipi e modelli unici, motori e particolari, mi girava la testa, troppo tutto in una volta... meraviglioso!!
La visita con pranzo alla Acetaia Malpighi, nel mezzo alla campagna emiliana è stata una pausa necessaria per smaltire la sbronza di auto e motori del mattino. La degustazione dell’Aceto Balsamico con le dotte spiegazioni del padrone di casa ci hanno permesso di rilassarci di assaporare meglio quello che avevamo visto poco prima.
La pausa è durata poco di nuovo in auto per la visita al Museo Stanguellini. Ancora auto da sogno, con passato sportivo, corsaiolo ed alla mente tornavano i ricordi di tante corse di un passato indimenticabile. Anche qui l’amore per questo mondo traspariva non solo dalle vetture ma anche dalle vetrine con gli oggetti del lavoro quotidiano dell’officina, dalle parti smontate, dai particolari che davano il senso delle cose passate ma che sono state protagoniste di una Storia, si con la “S” maiuscola.
Cena di gala ma con un clima molto cordiale
La domenica mattina abbiamo schierato le vetture nei posti assegnati davanti alle Terme di Salvarola. L’annullo ufficiale delle Poste Italiane,…… allora la cosa è importante! 
Gli ultimi ritocchi, qualche colpetto con la pelle umida, una sistematina al portabagagli. E’ iniziata l’attesa per la verifica e per la sfilata. La teniamo chiusa o l’apriamo? Cresceva un po’ l’emozione poi i visitatori che si interessavano anche alle nostre vetture, facevano domande ed apprezzamenti positivi,……allora non siamo fuori luogo! 
Le nostre auto meritano davvero questo “Concours d’Elegance”, per dirlo alla Chirac.
La commissione esaminatrice ci ha trovato preparati, hanno esaminato, hanno fatto domande con quel distacco che vuol dire imparzialità . E’ iniziata la sfilata, i motori accesi e la chiamata dello speaker, un breve giro all’interno del parco poi la sosta davanti al Palco della Giuria, la presentazione di ogni auto, gli applausi, le foto e le riprese televisive, …… una emozione!! 
Il pranzo ed il viaggio verso Modena orgogliosi di esserci e quindi la premiazione in una città che di auto e motori se ne intende, che è abituata alle auto importati ma che ha fatto sentire importanti anche noi.
Abbiamo vissuto due giorni di sogno grazie alla passione del nostro Presidente che non perde occasiona per valorizzare le nostre vetture ed anche durante le verifiche ispettive non ha perso il vizio ed ha lanciato al Direttore della Pininfarina l’idea per una nuova avventura. 
L’emozione continua.

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13 marzo 2005

Assemblea del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider 2005, che i giochi abbiano inizio!


La neve la fa da padrona in questa fine inverno e costringe un gruppo di appassionati un po’ pazzerelli a rimandare il loro incontro d’inizio stagione previsto il 27 febbraio, ma questo non pregiudica la volontà di iniziare a togliere i teli dall’oggetto amato che ha passato , non per tutti ma quasi, un lungo letargo. Ecco che un paio di settimane dopo la “grande neve” il sole incomincia ad affacciarsi ed il gruppo di pazzerelli non si fa cogliere impreparato. 
Il richiamo del Presidente è accolto e seguito da una cinquantina di persone ed una dozzina di auto che si recano un po’ da tutta Italia a Campogalliano in provincia di Modena , in una tiepida giornata d’inizio primavera. 13 Marzo: è’ giunta l’ora dell’ Assemblea Nazionale 2005.

Il ritrovo è fissato per le ore 9,30 ma già prima delle 9,00 le prime vetture iniziano ad arrivare ed ecco apparire volti noti , amici di lunga data , e volti nuovi accolti come sempre con lo stesso spirito con cui rivedi un amico dopo tanto tempo. Come sempre: GRAZIE 124 SPIDER!!
La carovana si sposta al Ristorante “L’Isola” dove una sala riunioni accoglie per il terzo anno consecutivo il nostro club per il primo incontro dell’anno. Luogo molto bello e per certi versi anche affascinante (il ponticello in legno attraversato dalle nostre vetture è fenomenale). Il proprietario, il signor Lino Livi, si è dimostrato come sempre molto gentile ed ospitale. 
L’assemblea si è aperta ripercorrendo le fasi più salienti dell’annata precedente. Si è trattato di un anno positivo, il rinnovo delle adesioni per il 2005 ha riguardato più del 90% dei vecchi soci, che hanno dimostrato di aver gradito le attività proposte dal Registro, partecipando numerosi ad ogni iniziativa. I rapporti con la stampa si sono mantenuti ottimi e le riviste specializzate hanno dimostrato un continuo interesse nei confronti della Fiat 124 spider; inoltre il 2004 è stato caratterizzato dalle forti preoccupazioni dovute dalla presentazione di testi di legge pseudo-ecologici, che, se applicati, condizionerebbero pesantemente l’uso delle auto d’epoca. La reazione degli appassionati, il Registro in primis, hanno per il momento scongiurato questo pericolo.

Due graditissimi ospiti hanno condiviso con noi l’assemblea annuale:

Lorenzo Boscarelli, presidente dell’ AISA 
Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile

Franco Cavriani pilota ufficiale Fiat anni ’60 -‘70
Portò al debutto al Rally di Montecarlo nel 1970 la prima 124 Spider 1400.

L’AISA non è un comune club di auto storiche ma un’organizzazione che promuove la cultura dei mezzi di trasporto ( auto e motoveicoli ) e delle industrie che le produssero.
Questo avviene con conferenze e tavole rotonde periodiche, con la partecipazione dei protagonisti di allora, esperti e studiosi dei temi trattati. 

Un modo diverso dal solito ma sicuramente coinvolgente e profondo di amare l’auto.
Una delle conferenze del 2006 sarà dedicata alla 124 e questo è un altro punto d’orgoglio da aggiungere alla nostra bacheca !
A seguito dell’intervento dell’Ing. Boscarelli, che ha affascinato tutti gli intervenuti entrando veramente in profondità nella filosofia dell’automobile e di molti retroscena, sconosciuti ai più, che circondano l’idea, il progetto, la realizzazione ed infine il successo o meno di alcuni modelli d’auto ha preso la parola Franco Cavriani.

Tutti noi immaginiamo i piloti di Rally come persone molto aggressive al volante ( e questo è vero ) ma non sempre abbiamo poi la fortuna di conoscerli e di scoprire come sono dolci ed a volte molto timidi di fronte ad una platea. 
Questa è una prerogativa dei rallysti, specialmente quei pionieri che hanno portato vetture difficili, faticose e forse anche imprevedibili e relativamente fragili a percorrere strade che forse è meglio chiamare a volte mulattiere , al limite e forse oltre tutti i concetti della fisica.
Lui è uno di loro. Uno a cui dire grazie cento, mille e più volte . 
Lui è uno di coloro che ci hanno fatto passare notti al freddo di qualche montagna per ammirarli e non credere ai nostri occhi. 
Lui è uno di coloro che ci hanno fatto fare migliaia di chilometri in giro per l’Europa per tifare in mezzo alla neve e gridare il nostro orgoglio di Italiani sul Col de Turini. 
Lui è uno di coloro che avevano il posteriore della macchina sempre di traverso e ci inondavano di terra e polvere ogni volta che passavano, rendendoci così felici che solo chi divideva quella gioia insieme a noi poteva capirlo.
Lui è uno di coloro che ……… ci hanno emozionato e ci emozionano ancora .
L’ultima edizione del Rally di Montecarlo ( 2005 ) ha visto partire ben 38 vetture. Scusate se quando correva Franco si superavano abbondantemente le 300. Non si può paragonare un Rally di oggi con quelli che lui ci ha raccontato, incantando tutti noi.
E’ vero, dobbiamo guardare avanti e mai fermarci, ma scusate se in questo caso preferisco i ricordi a quella pochezza che oggi mette in strada 38 vetture al più glorioso dei Rally mondiali.
Allora si era amici fuori ed in gara, oggi si è nemici in gara e fuori non ci saluta nemmeno, o quasi.
Allora ci si rivolgeva ai grandi nomi ( Munari tanto per citarne uno solo ) con ammirazione , oggi è l’invidia che prevale. 
Essere ufficiali a quei tempi non voleva dire guardare dall’alto in basso gli altri concorrenti, ma solo avere dei privilegi in termini di vettura e di squadra. Franco Cavriani è così ed ha la massima ammirazione da tutti noi che grazie al Registro hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
Credo che anche lui sia rimasto colpito quando , uscendo dal ristorante è apparsa davanti ai suoi occhi una riproduzione della 124 spider che lui portò a Montecarlo nel ’70 con tanto successo. Un grazie personale per il bellissimo gesto che il Registro ha riservato a questa persona ed a tutti noi presenti, ed anche grazie a chi ha messo a disposizione la sua vettura perché ciò si potesse realizzare.
L’assemblea però ha avuto anche lo scopo di informare i soci del Registro delle attività svolte nella passata stagione ed i programmi per il 2005.
Oltre alla già citata “battaglia” per il prosieguo della possibilità di circolare che è stata estenuante e dispendiosa, ma temporaneamente vinta, il registro nel 2005 continuerà questa disfida perché insulse ed ottuse Leggi e/o Decreti vari creati per la lotta all’inquinamento , ma senza pensare che l’incidenza delle nostre vetture è pressoché uguale a zero, ci impedisca di poter circolare nel futuro.
Saremo tutti tenuti informati costantemente dal Registro sull’evolversi della situazione.
Due raduni nazionali , come di consueto, si svolgeranno questo anno ; l’intenzione è di poter andare incontro a tutti lungo lo “Stivale” perciò il primo che sarà in data 4 e 5 giugno si terrà a Brescia, si snoderà verso il Lago di Garda ed alla domenica sulle tranquille strade di campagna del mantovano.
Alla fine di settembre il Registro festeggerà il prestigioso traguardo del 30esimo raduno nazionale in Umbria.
La prima domenica di Luglio, le colline modenesi ospiteranno il 7° Memorial Fausto Menabue, come sempre aperto a tutte le vetture spider, nonnine e nipoti, senza vincoli d’età.
Il sito web ( www.fiat124spider.it ) continua ad essere aggiornato e sempre più interessante è la sua visitazione.
Ciò è confermato dalle circa 30.000 visite registrate finora.
Inoltre sta nascendo un nuovo sito interamente dedicato all’Abarth http://www.fiat124abarth.it/ 
Sui due siti web troverete, oltre all’attività del registro, utili informazioni tecniche, disegni, fotografie, news ed ultime notizie . 
Un grazie particolare va a colui che cura attentamente il sito, nostro socio di lunghissima data Emanuele Cilio.
A novembre, dal 10 al 12, la Fiera di Padova ospiterà ancora una volta “ Auto e Moto d’Epoca” e con la passione che li distingue, i nostri soci e tutti gli appassionati sono i benvenuti presso il nostro stand. Questa è, oltre ad un’ottima vetrina, un’opportunità per essere vicino ai vertici dell’automobilismo nazionale e poter esprimere l’opinione del Registro su temi di assoluta attualità. 
L’edizione del 2004 ha messo a confronto il nostro Registro non solo con i vertici delle maggiori organizzazioni nazionali, ma anche con quel mondo politico che stava rischiando di farci restare a piedi. 
Una ulteriore collaborazione , o per meglio dire amicizia, è nata tra il nostro Registro e due Club francesi, “Scuderia Rossa” e “ABCCF”. 
Abbiamo ricevuto l’invito a partecipare a due loro raduni ed alcuni equipaggi sicuramente rappresenteranno il nostro club anche oltr’Alpe. 

 

Ragazzi e ragazze, ci aspetta un entusiasmante 2005 a bordo delle nostre 124 spider. 
Scaldate i motori e tutti fuori dai garage.
Buon divertimento.

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15 settembre 2004

XXVIII Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider


Per l’appuntamento autunnale con i soci del Registro, ancora una volta la dominante è stata sicuramente la passione, solo la passione per quest’auto e la voglia di divertirsi insieme può spingere quasi trenta vetture a riunirsi a Cingoli e percorrere per la quasi totalità dei soci alcune centinaia di chilometri in un week-end.
Per quanto ci riguarda la giornata di sabato 18 settembre inizia presto, alle 7 siamo già in box per risvegliare l’auto dal letargo in cui era caduta nel mese di Agosto, oltre 400 km ci separano dalla meta e la puntualità è d’obbligo!! 
Resistiamo chiusi fino a Bologna, ma non appena la temperatura esterna si alza un poco si viaggia rigorosamente aperti, è una tiepida mattinata e ci godiamo la tranquilla andatura autostradale e il paesaggio della riviera romagnola da un lato e dell’appennino dall’altro. L’autostrada non è sicuramente l’habitat migliore per la nostra auto ma le doti di ripresa del bialbero permettono anche qualche sorpasso brillante. 
Da Ancona a Cingoli la strada è quella che amiamo, dolci colline e strade poco trafficate permettono di apprezzare al meglio la guida della nostra spider e la panoramicità delle strade nonché la bellezza dei luoghi riscaldati da un brillante sole settembrino.
I gentili Vigili di Cingoli ci hanno riservato la piazza principale della cittadina e parcheggiata la macchina insieme agli amici appena arrivati, troviamo una piacevole Enoteca dove gustare ottimi affettati e specialità locali in attesa di incontrarci con il resto dei partecipanti.
Alle 14,30 circa 30 vetture provenienti da varie località Italiane, che spaziano da Brindisi a Roma, da Venezia a Milano, un ottimo numero considerando la distanza percorsa riempiono la piazza.
La scelta di questa località marchigiana oltre che per la bellezza del borgo è anche dovuta alla volontà di toccare la maggior parte delle regioni e permettere a tutti i soci di percorrere itinerari inediti.
Cingoli, “ Il balcone delle Marche “ è una piacevole cittadina caratterizzata dalla Cattedrale del XVII secolo e dal Palazzo Municipale del XVI secolo, le cui architetture fanno da cornice alle nostre auto parcheggiate ordinatamente nella piazza. Un piccolo ma interessante museo archeologico mostra diversi reperti di epoche preistoriche. La visita prosegue verso il punto panoramico che permette una bellissima vista fino al mare.
Terminata la visita alla cittadina il corteo, guidato e indirizzato negli incroci dalle auto staffetta raggiunge la cantina Aimeric, dove la visita alla cantina e alle botti di invecchiamento, la degustazione degli ottimi vini e gli assaggi degli affettati e della porchetta insaporita con il finocchio selvatico sono state un piacevole intermezzo gastronomico che tutti hanno gradito.
Un breve e panoramico percorso porta il gruppo all’ottimo Hotel Federico II a Jesi, dove dopo un meritato riposo il gruppo di spideristi si muove verso una sontuosa Villa, bellissimo esempio di architettura settecentesca , nella cornice di un curato giardino all’italiana vengono gustati gli aperitivi, prima di accomodarsi nel piano nobile per una eccellente cena, allietata alla fine dal sempre brillante Marcello Moscoloni che ha intrattenuto i convenuti con una breve e spassosa commedia sulla vita di Federico II di Svevia.
La serata prosegue con l’intervento del Presidente Alberto Brancolini che aggiorna i soci sulle iniziative del Registro Nazionale Fiat 124 sport Spider verso il ministero dell’ambiente per chiedere emendamenti alla proposta di Legge Magnalbò relativo alla circolazione delle auto d’epoca, legge che se approvata limiterebbbe considerevolmente le possibilità d’uso delle nostre amate spider.
Dopo una notte di meritato riposo la mattina della domenica, ci si avvia verso la non distante Offagna, percorrendo una panoramica strada sulle ondulate colline marchigiane. Il paese è dominato dalla rocca quattrocentesca che ospita un piccolo museo delle armi che i soci hanno potuto visitare. Pochi chilometri ci separano dalla nostra meta finale : Osimo dove il corteo di spider è ricevuto come ospite d’onore al centro della festa del paese.
La cittadina conserva un bellissimo Duomo medioevale e molti eleganti palazzi seicenteschi, caratterizzati dai caldi colori del cotto, dopo la visita del centro storico ci aspetta un eccezionale pranzo presso il Ristorante Palazzo Baldeschi e dopo gli ottimi piatti consumati con grande gusto, la giornata si conclude per permettere il rientro a casa anche per i più lontani.

La strada è lunga e trafficata, rallentata dal rientro di chi ha approfittato del clima mite per un’ultima giornata al mare, spesso siamo costretti a lunghe e lente code. Ma vogliamo gustarci fino in fondo il piacere della guida a auto aperta e nonostante il buio proseguiamo fino a casa con la capotte abbassata, tra gli sguardi delle tante persone chiuse nelle loro automobili, la 124 spider piace sempre !!
Parcheggiamo l’auto alle 21 e trenta, dopo 987 chilometri percorsi in 2 giorni !!!, non male per la nostra più che trentenne !!!
Concludendo penso che ancora una volta il Sodalizio abbia coniugato la passione verso la nostra auto, al piacere di percorrere strade panoramiche e gustare ottimi piatti e gustose specialità eno-gastronomiche. I soci animati da una indomabile passione hanno decretato ancora il successo del raduno.
Un grazie al Presidente, a Marcello, a tutti coloro che si sono adoperati per l’ottima organizzazione e un saluto a una persona che ci manca sempre, Simona. Torna presto!
Un apprezzamento a mia moglie che mi stimola sempre con la sua passione; ama quanto me queste giornate e le strade percorse senza fretta con i capelli al vento... lei di capelli ne ha tanti, io un po’ meno ma il piacere è lo stesso !!!


Claudio Marchesi

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15 giugno 2004

XXVII Raduno del Registro Nazionale Fiat 124 Sport Spider


Volevo intitolare questo raduno: “Dal Brunello del XXVI Raduno, al Barolo del XXVII Raduno del Registro Fiat 124 Sport Spider, nobili vini per una nobile macchina” poi ho cambiato idea, intitolerei questo raduno : “Inno all’incontro tra il vecchio ed il nuovo” perché mai come in questa occasione si sono incontrati ed amalgamati vecchi e nuovi soci del Registro

Andiamo con ordine; la nostra giornata di sabato inizia presto, risvegliata la spider dal suo riposo ci avviamo con calma da Milano verso Asti percorrendo esclusivamente strade secondarie al fine di godersi a fondo la guida della vettura aperta; Vigevano, Mortara, Sartirana Lomellina, Valenza, Alessandria, Asti, Grinzane Cavour; un percorso splendido attraverso le campagne , le risaie, i pioppeti lombardi ed i vigneti piemontesi, perfetto per evitare il traffico dell’autostrada ed immergersi totalmente nella natura e nel piacere di sentire il motore girare tranquillo e regolare.

Prima dell’incontro con il gruppo presso il castello di Grinzane, una breve deviazione ci porta alla scoperta di una piccola trattoria dove gustiamo con appetito le specialità locali annaffiate dall’ottimo vino.

All’ora stabilita sotto un sole radioso, eccoci nel cortile del castello di Grinzane Cavour eccezionalmente messoci a disposizione dall’amministrazione comunale, siamo accolti dal sindaco in persona che, dopo un breve discorso di benvenuto e di informazione sulla località, passa in rassegna le vetture schierate all’ombra del maniero.

Più di 45 auto provenienti da molte regioni Italiane affollano l’antica corte, subito una piacevole sorpresa, i volti noti degli habituè dei raduni sono mescolati a tantissimi volti sconosciuti, segno di un’ allargamento del sodalizio verso nuove persone, e di un continuo interesse alla nostra amata 124 spider da parte anche delle nuove generazioni.

La visita guidata al castello è interessante e ci permette di scoprire un piccolo museo oltre che la storia del luogo, culla della cultura enologica nazionale, dobbiamo infatti al Conte di Cavour, che abitò a lungo fra le mura del castello, molte innovazioni nel processo di vinificazione nella zona, innovazioni che poi sono state adottate dai viticultori delle altre regioni italiane.

Il castello ospita anche una ben rifornita enoteca ed un locale per ricevimenti.

Alla fine della visita il colorato serpentone di auto si dirige verso la vicina Barolo, la strada lungo le colline permette di apprezzare l’ordine delle coltivazioni e la bellezza del paesaggio delle Langhe.  

A Barolo parcheggiato le auto nella piazza messa a disposizione dal comune, gli equipaggi possono scoprire la bellezza del borgo antico e la ricca enoteca situata nel castello del paese.

Ripresa la strada verso Alba e dopo una breve sosta riposante in hotel, le vetture si dirigono alla volta del Ristorante “ la Trifula Bianca” dove finalmente tutti gli spideristi sfogano il loro grande appetito gustando le ottime portate a base di carne e tartufi, come da tradizione locale; anche i vini fanno la loro bella figura e le bottiglie si susseguono... per fortuna la strada verso l’hotel è breve e i 124isti sono ottimi guidatori !!!!

Un meritato riposo ci permette di affrontare con allegria anche un risveglio sotto un cielo grigio; ciò nonostante quasi tutte le auto prendono il via verso la prossima meta con la capotte abbassata, da spideristi DOC, quali noi tutti siamo.

La meta per la sosta è la Cantina Giordano di Valle Talloria, a breve distanza; il gruppo, come al solito compatto e instradato negli incroci dalle auto dell’organizzazione, prende possesso dell’ampio parcheggio antistante la sede della Cantina.

La visita guidata alla cantina permette di scoprire che nonostante le dimensioni industriali dell’azienda, la cura dei prodotti è artigianale e la produzione portata avanti con grande passione.

Le 124 sono accolte dai signori Giordano, va ricordato che il figlio del signor Ferdinando, l’artefice del successo dell’azienda, Gianni apprezzato pilota rallystico, iniziò la sua carriera proprio alla guida di una splendida 124 Abarth.

Dopo la degustazione e gli assaggi dei prodotti dell’azienda ( ricordiamo che oltre al vino vengono prodotte anche molte specialità gastronomiche ), e dopo aver preso commiato dai nostri ospiti lasciando un ricordo del nostro registro, una splendida riproduzione su argento di una 124 Rally, si riparte alla volta del ristorante Luna ma prima il tempo per una visita al vicino laboratorio di produzione di torroni, l’“Antica Torroneria Piemontese”. Ricordiamo che una specialità della zona è proprio il torrone, prodotto con le rinomate nocciole di Alba.

Il tempo vola tra le dolcezze di torrone e cioccolato ed eccoci pronti per il pranzo conviviale, ancora una volta ottimo e accompagnato da buoni vini bevuti con moderazione per permettere di affrontare la strada di ritorno in tutta sicurezza.

Un ricordo della manifestazione consegnato a tutti gli equipaggi permetterà di avere sempre sott’occhio la sagoma familiare del nostro gioiellino.

Vorrei sottolineare a questo punto quanto anticipato nella frase iniziale : mai come in questa occasione un incontro di automobilisti si è immediatamente trasformato in un incontro conviviale, i “vecchi” ed i “nuovi” hanno rapidamente superato ogni imbarazzo iniziale e il gruppo è risultato davvero unito ed affiatato; magia della 124 Spider !!!!

Più il tempo passa e più mi rendo conto che un fatto, per qualcuno “banale”, come il possedere un’auto ha permesso di arricchirmi moltissimo con conoscenze nuove di persone davvero speciali, tutti i membri del registro hanno delle doti di amicizia e di comunicativa fuori del comune e nonostante il fatto che il gruppo sia accomunato solo dal possesso di un mucchio di lamiere ( bellissimo mucchio di lamiere lo ammetto ) mosso da un motore, ha un grande cuore che batte in comune e fa stare bene insieme al di la della vettura; domenica pensavo che molti di noi potrebbero incontrarsi a bordo di una bicicletta o su un autobus e lo spirito rimarrebbe immutato, anche se devo dire che vedere tante auto insieme, provenienti come sempre da mezza Italia, è uno spettacolo eccezionale.

Un saluto speciale ad una persona assente ma che era con noi nel pensiero… 
Auguri Simona !! 
ti aspettiamo presto a bordo della tua verde 124 ( Alberto scusami se ti ho defraudato del possesso !! ) alla prossima manifestazione.

Un saluto a tutti gli amici, vecchi e nuovi con l’augurio di poter trascorrere presto altre belle giornate in compagnia alla guida della nostra spider, un mezzo di unione davvero straordinario

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