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REGISTRO NAZIONALE FIAT 124 SPORT SPIDER

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15 aprile 2005

Le 124 Sport Spider al 7° Concours d’Elegance di Salvarola Terme


Nella Piazza Grande di Modena, gremita di gente ed illuminata dalla luce del tramonto la voce amplificata dello speaker annuncia: 
“Per la categoria Auto Pininfarina, Classe 124 Spider viene premiata la 124 Spider 1400 1^ serie del 1967 del signor Alberto Brancolini!” 
Dal centro della piazza l’auto verde di Alberto si muove e raggiunge la pedana di premiazione. Alberto scende dall’auto scoperta e riceve la coppa del vincitore dal Presidente dell’ACI e da Tom Tjaarda. 
Non è un sogno, stiamo assistendo alle premiazioni del 7° Concours d’Elegance, Trofeo Salvarola Terme. Al centro della piazza transennata le vetture partecipanti, le vincitrici delle varie categorie sfilano sulla pedana di premiazione. 
Ci sono auto incredibili da una Bianchi S5 1300 Monza del 1930 alla Lancia Astura Cabrio del 1938, all’Aston Martin DB4 Vantage del 1962, alla Lancia Aurelia B50 Cabriolet del 1950, alla Macerati A6GCS Berlinetta Pinin Farina del 1954 con i suoi scarichi laterali ed un rombo impressionante. L’Alfa Romeo 2500 Cabriolet S del 1947, la Lamborghini Miura P400 del 1968, la Lancia Aurelia B24 Spider del 1955 poi tante Ferrari: la 365 Daytona del 1970, la 250 GT Competizione del 1956, la 330 GT del 1964. Senza dimenticare le auto fuori concorso quali il prototipo di stile “Rossa”, Concept Car of the Year 2000, spider biposto della Pininfarina su meccanica Ferrari e l’ultima nata di Maranello, la nuovissima Ferrari 599 GTB Fiorano, presentata per la prima volta al pubblico in questa occasione.
Tra tutte queste auto c’erano anche le nostre 124 Spider: la 1400 verde del 1967, la 1600 rossa del 1973, l’Abarth 1800 azzurra e nera del 1973 e la Spidereuropa nera del 1983 che non hanno sfigurato in mezzo a tanti mostri sacri della storia dell’automobilismo. 
Il raduno era cominciato bene al venerdì sera con le tigelle, lo gnocco fritto ed i salumi emiliani, il tutto innaffiato in abbondanza da un ottimo Lambrusco, così per vincere l’emozione di partecipare a si tanto importante manifestazione. 
Sabato mattina il primo contatto con i mostri sacri è avvenuto nella piazza del Palazzo Ducale di Sassuolo dove, sfacciatamente, abbiamo posteggiato proprio di fianco all’ingresso. E’ andata bene, le nostre auto reggevano alla concorrenza, piacevano! 
Poi tutti alla Ferrari, si a visitare gli stabilimenti ed il museo Ferrari. Anche noi con le nostre vetture abbiamo varcato quel mitico cancello. Cavallino rampante all’ingresso, scritta gialla a caratteri cubitali “FERRARI”, entriamo ed è subito magia. 
Tutto perfetto, l’accoglienza le prime spiegazioni poi il contatto con le auto in produzione lungo la catena di montaggio, i dettagli, i colori l’odore e l’atmosfera che si respirava erano inebrianti. Orgogliosi di esserci abbiamo potuto ammirare i nuovi metodi di produzione, la nuova filosofia organizzativa, i robot che lavoravano all’assemblaggio dei motori in un padiglione illuminato con lue naturale e, di tanto in tanto, l’incontro con vetture in prova lungo i viali dello stabilimento o con quelle del passato lasciate in mostra ad ingentilire gli ambienti di lavoro così come le isole verdi per le brevi pause rilassanti degli addetti Una filosofia nuova, coinvolgente che spiega l’entusiasmo e l’orgoglio di chi lavora alla Ferrari. Lo si sentiva anche dalla partecipazione di chi ci accompagnava e si trasmetteva a noi stessi. 
Poi il museo, una “full immersion” nel mondo Ferrari, le auto di tutta la storia di questo orgoglio nazionale, auto da competizione, gran turismo, prototipi e modelli unici, motori e particolari, mi girava la testa, troppo tutto in una volta... meraviglioso!!
La visita con pranzo alla Acetaia Malpighi, nel mezzo alla campagna emiliana è stata una pausa necessaria per smaltire la sbronza di auto e motori del mattino. La degustazione dell’Aceto Balsamico con le dotte spiegazioni del padrone di casa ci hanno permesso di rilassarci di assaporare meglio quello che avevamo visto poco prima.
La pausa è durata poco di nuovo in auto per la visita al Museo Stanguellini. Ancora auto da sogno, con passato sportivo, corsaiolo ed alla mente tornavano i ricordi di tante corse di un passato indimenticabile. Anche qui l’amore per questo mondo traspariva non solo dalle vetture ma anche dalle vetrine con gli oggetti del lavoro quotidiano dell’officina, dalle parti smontate, dai particolari che davano il senso delle cose passate ma che sono state protagoniste di una Storia, si con la “S” maiuscola.
Cena di gala ma con un clima molto cordiale
La domenica mattina abbiamo schierato le vetture nei posti assegnati davanti alle Terme di Salvarola. L’annullo ufficiale delle Poste Italiane,…… allora la cosa è importante! 
Gli ultimi ritocchi, qualche colpetto con la pelle umida, una sistematina al portabagagli. E’ iniziata l’attesa per la verifica e per la sfilata. La teniamo chiusa o l’apriamo? Cresceva un po’ l’emozione poi i visitatori che si interessavano anche alle nostre vetture, facevano domande ed apprezzamenti positivi,……allora non siamo fuori luogo! 
Le nostre auto meritano davvero questo “Concours d’Elegance”, per dirlo alla Chirac.
La commissione esaminatrice ci ha trovato preparati, hanno esaminato, hanno fatto domande con quel distacco che vuol dire imparzialità . E’ iniziata la sfilata, i motori accesi e la chiamata dello speaker, un breve giro all’interno del parco poi la sosta davanti al Palco della Giuria, la presentazione di ogni auto, gli applausi, le foto e le riprese televisive, …… una emozione!! 
Il pranzo ed il viaggio verso Modena orgogliosi di esserci e quindi la premiazione in una città che di auto e motori se ne intende, che è abituata alle auto importati ma che ha fatto sentire importanti anche noi.
Abbiamo vissuto due giorni di sogno grazie alla passione del nostro Presidente che non perde occasiona per valorizzare le nostre vetture ed anche durante le verifiche ispettive non ha perso il vizio ed ha lanciato al Direttore della Pininfarina l’idea per una nuova avventura. 
L’emozione continua.

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