Anno importante il 2006, non solo per i quarant’anni della 124 Sport Spider, ma anche per i quindici anni d’attività della nostra associazione, che di strada ne ha fatta…
Proviamo un po’ a guardare negli album di foto (ogni socio ha la sua collezione), per vedere le località che abbiamo visitato, i volti degli amici quando avevano, e avevamo, qualche capello bianco e un bel po’ d’esperienza in meno, le nostre macchine, che, al contrario, erano meno belle di quanto lo siano ora, in seguito all’elisir di giovinezza che annualmente somministriamo ad esse.
Non sono ricordi di un bel tempo che fu, ma figurine su di un album ancora incompleto, forse non ancora a metà: ogni anno qualcuna in più, ma sempre con caselle vuote da riempire.
Paesaggi italiani, pianure, montagne colline, piazze, torri, mura, castelli, strade tortuosi, raggi di sole come lampi tra le foglie degli alberi, profumo d’erba appena tagliata, voci, vibrazioni, sensazioni.
Quanti raduni abbiamo fatto?
Amiamo l’aria, il sole, la luce, la gente, la vita. Non ci ha fermato né la pioggia, né vento… e la neve in maggio lassù in montagna ci ha forse ostacolato?
Chi si dimentica del traghetto verso l’Elba? Eravamo in settanta macchine per festeggiare trent’anni della 124.
Musei, ville, palazzi, chiese: quante opere d’arte abbiamo ammirato?
E quanti luoghi ci mancano ancora?
Un piede che preme un pedale, un rombo, un motore che sale di giri e ti spinge verso il futuro. Una passione che non sai se ti prende da fuori o se viene da dentro, ma c’è.
Una voglia di conoscere che ti porta dentro la fabbrica: Stanguellini, Qvale, De Tomaso, Pagani, Edonis, Maserati, e poi…
Una curiosità che ti spinge a cercare, a chiedere, ad incontrare TomTjaarda autore del design, Manuello progettista delle linee di montaggio, Franco Cavriani pilota e vincitore di categoria al rally Montecarlo, Jean Todt, navigatore nei rally con la 124 spider, Lorenzo Boscarelli, presidente dell’AISA, Adolfo Orsi, grande storico dell’automobile il cui nonno fu proprietario della Maserati solo per citarne alcuni, e gli altri…
Una ricerca storica che ti accompagna nei musei e nelle collezioni: Galleria Ferrari, collezione Panini, museo Bonfanti, museo Amarcord, collezione Righini, museo Nicolis… finora.
Un entusiasmo contagioso, che porta quella che era ritenuta una vecchia spider sulla strada del ritorno a oggetto del desiderio, che la fa apparire sulle copertine delle più illustri pubblicazioni del settore, e osserva la sua rivalutazione in un mercato fiacco, che fa posare il grande Schumi davanti ad essa.
Ora la vettura è diventata anche una delle più riprodotte nei modelli, ora è invitata ai concorsi d’eleganza, sfilando in passerella a ricevere il premio.
In questi anni l’appassionata ricerca di documentazione ha fatto sì che il registro sia in possesso di una raccolta di dati ed informazioni tale da renderlo punto di riferimento per i produttori dei più prestigiosi e accurati di modelli.
E la voglia di divulgazione e di contatti porta anno dopo anno ad un continuo miglioramento del giornalino del club, ed ad un sito internet che sfiora le cinquantamila visite.
Il piacere di stare con le persone non fa mai mancare all’appuntamento della fiera di Padova. La voglia di continuare a vivere l’emozione fa vedere per primi i rischi per la libera circolazione delle vetture storiche causati di progetti di legge impostati in modo superficiale e fortunatamente corretti in extremis, guarda caso, proprio nei termini auspicati dal registro. Forse non s’è parlato inutilmente, non si tratta del passato, ma delle basi per il futuro… da vivere!
Paolo